In quest’ultima settimana le albe sassolesi erano animate da un insolito movimento di macchine cariche di ragazzi : età dai tredici anni ai venti ed oltre.. Destinazione : ogni mattina una chiesa diversa.
Lunedì era quella del Parco,martedi era la Consolata, mercoledì Madonna di Sotto,giovedì il salone polivalente del Don Bosco,venerdì San Michele, sabato l’Ancora.
Alle 6,30 Recita delle Lodi- A seguire colazione calda e abbondante negli ambienti della parrocchia ospite,poi di nuovo in macchina verso le varie scuole. Sempre il tutto esaurito : per le presenze in Chiesa, per la quantità dei consumi ai tavoli della colazione.
Scendevano a gruppi : dalle auto e dai pulmini e a frotte riempivano la chiesa in un baleno.. Erano 250,260 ,anche 300. Fuori buio e freddo, dentro una luce e un calore non solo fisici.
E sul web correvano le foto di centinaia di giovani teste chine sui foglietti delle Lodi e dei canti.
Erano i giorni delle LODI ITINERANTI DI AVVENTO!
Una proposta forte per i ragazzi sassolesi, nata quando il Coordinamento Giovani del territorio (oggi a guida Don Carlo Menozzi ) muoveva i primi passi e divenuta via via un provvidenziale “driin” alla vigilanza magari un po’ sopita delle nostre vite affannate, in quel tempo di Avvento che dovremmo dedicare alla contemplazione del grande mistero dell’Incarnazione e che spesso dedichiamo alla contemplazione delle vetrine per gli incombenti “regali” da scegliere.
– Il Signore è venuto, viene e verrà- annuncia il Vangelo e con esso la Liturgia.
Grazie ai nostri ragazzi ,perché con le loro Lodi in itinere tra le chiese della città , anche quest’anno ce lo hanno ogni mattina riannunciato, all’alba come sentinelle del mattino, quasi fossero le braccia alzate delle nostre comunità : a pregare per chi non vuole,per chi non può, per chi non sa, per chi non ha tempo, per chi non crede…
Don Carlo ci dice della generosità degli educatori/animatori che si alzano prima per fare il giro e che si esercitano nella delicata arte di accompagnare i loro “animati”nella crescita di vita e di fede ; e racconta con gioia di chi gli ha detto: – Ogni mattina ,quando suona la sveglia, penso che tutto questo sia disumano, eppure non voglio mancare perché mi cambia la giornata..- E sottolinea l’impegno di mamme e nonne che preparano centinaia di colazioni e l’entusiasmo dei più piccoli in trepida attesa dei messaggi dei loro animatori..
Noi adulti, spesso, siamo tentati di abbassare il livello della proposta per coinvolgere i giovani; il segreto,invece, sta molto probabilmente,nel proporre traguardi che li facciano alzare lo sguardo e uscire da quella apparente noia da “già visto”, “già sentito”, “già imparato” che spesso nasconde insicurezze, sofferenze,delusioni..
-E’ bello – commento con Don Carlo- vedere questi ragazzi che vincono freddo e alzatacce, queste mamme e nonne che preparano centinaia di merende ,non per dovere ma volentieri !-
–Forse perché– risponde il “Don” dei ragazzi – ancora oggi, in mezzo a tanta confusione, a tante proposte, desideriamo riscoprire ogni mattina il senso della nostra vita, in cosa consista la nostra felicità, su cosa riporre le nostre piccole grandi speranze. Gesù,2000 anni fa, è venuto per rivelarci tutto questo e oggi, nella vita della Chiesa,nei nostri Oratori, nelle nostre comunità possiamo riscoprirlo attraverso una compagnìa di volti che ci fa sentire accolti e preziosi attraverso una chiesa calda e pulita che ti ospita, una Liturgia preparata e ordinata a cui partecipare, una buona colazione per sostenerci nelle prime ore del mattino. Così riappaiono i sorrisi sui nostri volti ,la gioia nei nostri occhi e la pace nei nostri cuori:come ai primi discepoli! Ogni anno con questa iniziativa vogliamo aiutare i ragazzi e noi stessi a ri-sorprenderci del fatto che Gesù rinasce in noi affinchè la nostra gioia sia piena-
Buon proseguimento di Avvento ragazzi, con l’augurio che Sant’Andrea Apostolo, San Francesco Saverio, San Giovanni Battista, che avete incontrato in questi appuntamenti mattutini, vi trasmettano forza e coraggio nel chiedere a Gesù di farvi crescere nella umanità e nella fede.
Pellegrina Pinelli