A Modena il Festival della migrazione 2016

Tre giorni di convegni, dibattiti, laboratori, spettacoli e mostre per entrare nel vivo del tema migrazione e approfondirlo grazie alla partecipazione di relatori internazionali e alla voce dei protagonisti e delle loro storie. Questo l’obiettivo del Festival della migrazione, dal 25 al 27 novembre a Modena, che per questa prima edizione ha scelto di investigare il tema “Diritto al viaggio: noi e loro” a 360°: dall’approccio giornalistico, giuridico e politico all’ottica antropologica e sociologica, passando per l’arte come strumento di integrazione. Non da ultime le testimonianze dirette dei migranti tramite i loro racconti dal vivo, tramite le immagini fotografiche e video racconti.

FestivaMigrane_LOGO

 

Il Festival, promosso da Fondazione Migrantes, associazione Porta Aperta Onlus, Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore e IntegriaMo, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna e Comune di Modena, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e di diverse aziende del territorio, prenderà il via venerdì 25 novembre alle 9 al Centro Famiglia di Nazareth con l’incontro “Noi e loro: la bomba immigrati sull’Italia. La stampa tra dati oggettivi e luoghi comuni”. Ad aprire i lavori Antonio Farnè, presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna e don Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola. Si proseguirà poi con l’intervento di Giampaolo Musumeci, giornalista, fotografo, regista e conduttore del programma “Nessun luogo è lontano” su Radio 24. La parola passerà poi a Jacopo Storni, giornalista di Redattore Sociale e Corriere.it autore del libro “L’Italia siamo noi”, che racconta le storie di immigrati di successo. “Noi e loro: racconti di viaggio”: questo il tema della sessione pomeridiana che avrà inizio alle 18 al Tempio – Centro spettacolare (viale Caduti in Guerra, 192 – Modena). Dopo l’introduzione di don Paolo Boschini, docente dell’Istituto superiore di scienze religiose C.Ferrini, interverrà il giornalista e scrittore Domenico Quirico, reporter de “La Stampa” e autore del libro “Esodo. Storia del nuovo millennio”, la cronaca dei viaggi fatti in compagnia dei migranti. Si proseguirà con l’esperienza di Raymon Dassi, giornalista camerunense, co-fondatore del periodico ‘Il Tamburo’ e della web-radio AsteriscoRadio. Protagonista della serata, che si aprirà alle 21 al Tempio, il film-documentario “Io sto con la sposa” di Antonio Augugliaro, Gabriele del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry, la storia vera del finto corteo nuziale organizzato dai tre registi, per aiutare cinque palestinesi e siriani scappati dalla guerra e sbarcati a Lampedusa a proseguire il loro viaggio senza documenti attraverso mezza Europa.

La seconda giornata del Festival della migrazione, il cui comitato scientifico si avvale della presidenza onoraria di Romano Prodi, sarà inaugurata, sabato 26 novembre, alle 9.30 nell’aula convegni del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia (via S. Geminiano, 3 – Modena) dal convegno “Noi e loro: dall’accoglienza alla convivenza inter-etnica. Interverranno Marco Gestri, ordinario di Diritto dell’Unione Europea, Università di Modena e Reggio Emilia, Marco Ventura, direttore del Centro per le scienze religiose della locandina_festivalmigrazione2016Fondazione Bruno Kessler di Trento, Guido Savio, avvocato nel Foro di Torino e membro dell’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, Fulvio Vassallo Paleologo, avvocato e autore del blog Associazione Diritti e Frontiere e Francesca Masellis dottoranda in Diritto internazionale all’Università di Modena e Reggio Emilia. Modererà la sessione Vincenzo Pacillo professore associato di Diritto ecclesiastico e canonico del Dipartimento di Giurisprudenza – Unimore. “Noi e loro: tra scarsità e abbondanza. Cambiamo paradigma”: nel pomeriggio dalle 16.30, sempre nell’aula convegni del Dipartimento di Giurisprudenza, un convegno a più voci aperto dalle parole dell’arcivescovo di Modena-Nonantola, Erio Castellucci. Si partirà con la relazione di monsignor Gian Carlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes e si proseguirà con l’antropologo Francesco Remotti, professore emerito di Antropologia culturale presso l’Università di Torino e socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Torino.  La parola passerà poi a Paolo Cianconi, psichiatra, psicoterapeuta attivo presso la Casa Circondariale di Regina Coeli (Roma) mentre a chiudere l’incontro, moderato da Gabriella Covri, docente specializzata in didattica in contesti di bilinguismo, sarà l’autore Simone Ramilli e l’anteprima nazionale del suo ultimo libro: “Appello agli abitanti della Terra contro il cancro della paura” (Pendragon, 2016).  Ricco anche il programma della sera: dalle 20 al circolo culturale Left – Vibra (viale IV Novembre, 40/a – Modena) il dibattito “Noi e loro: la musica come strumento di integrazione”, il concerto dei Siddhi Flowers e il laboratorio sociale afrobeat condotto dal musicista Guglielmo Pagnozzi (ingresso gratuito e riservato ai soci Arci) che successivamente si esibirà in concerto.

La terza e ultima giornata del Festival della migrazione si aprirà domenica 27 novembre alle 9.30 nell’aula convegni del Dipartimento di Giurisprudenza e avrà al centro il tema “Noi e loro: la verità? Entri e ti senti fuori”. Protagonisti saranno due sindaci ‘di frontiera’: Giuseppina (Giusi) Maria Nicolini, sindaco di Lampedusa e Linosa e Enrico Ioculano, primo cittadino di Ventimiglia.  Poi gli interventi di Giuliana Urbelli, assessora alla coesione sociale, sanità, welfare, integrazione e cittadinanza del Comune di Modena, Cecile Kyenge, eurodeputata e già ministra per l’integrazione, monsignor Giancarlo Perego, direttore generale di Migrantes e Alessandra Morelli, senior advisor UNHCR. Modera la sessione Maria Elisabetta Vandelli, giurista per i diritti dell’immigrazione, partecipante al Progetto Lampedusa della Scuola superiore dell’Avvocatura. Alle 16 di domenica al Tempio, una sessione, coordinata dal giornalista Paolo Seghedoni di Nostro Tempo, il settimanale della diocesi di Modena-Nonantola, che darà voce ai migranti e alle loro storie, cui farà seguito l’intervento della scrittrice italo-etiope Gabriella Ghermandi, autrice di “Regina di fiori e di perle” (Donzelli). A seguire la presentazione del volume “Dal libro dell’Esodo”, il reportage (Piemme Edizioni, 2016) realizzato dal fotografo modenese Luigi Ottani e dall’artista Roberta Biagiarelli sul confine greco-macedone, arricchito anche dai contributi di ‘donne e uomini di confine’: Cécile Kyenge, Paolo Rumiz, Michele Nardelli, Carlo Saletti e Ismail Fayad.  A chiudere il pomeriggio, alle 18 in Duomo, la messa celebrata dal vescovo Castellucci e di nuovo al Tempio alle 19 la tavola rotonda tra le associazioni del territorio e il lancio del tema del Festival della Migrazione 2017. Alle 21 al Tempio – Centro spettacolare, infine, la proiezione, a ingresso gratuito, del docu-film “Dream is reality”: quattro ragazzi arrivati in Italia dopo un lungo viaggio si mettono nuovamente in gioco davanti alla videocamera come novelli documentaristi, muovendosi insieme sul territorio modenese. “Dream Is Reality” è il sorprendente risultato del laboratorio di cinema documentario “Gimme Shelter” dell’associazione Voice Off, patrocinato dal Comune di Modena.