Fare impresa con misericordia: Lapam Confartigianato ci crede

Reggio: dialogo del Vescovo con Fabrizio Pezzani della Bocconi

Erano un centinaio gli imprenditori che hanno accettato la scommessa di Lapam Confartigianato Reggio Emilia. Una scommessa, quella di organizzare un incontro che metteva insieme due parole molto diverse, impresa e misericordia, e che vedeva il dialogo tra il vescovo, Massimo Camisasca, e un professore universitario, Fabrizio Pezzani della Bocconi. Scommessa vinta, non solo per il numero, ma soprattutto per la qualità della serata, svoltasi all’Hotel Posta il 29 settembre.
Il segretario Lapam, Carlo Alberto Rossi, e il presidente Lapam Reggio, Ivo Biagini, hanno sottolineato il valore delle piccole imprese, la loro tenuta sotto il profilo dell’occupazione, concetto ripreso dal presidente generale Lapam Confartigianato, Erio Luigi Munari, che ha spiegato come l’impresa di piccole dimensioni sia in realtà una vera e propria famiglia.
Il vescovo di Reggio Emilia-Guastalla Massimo Camisasca è entrato subito nel tema: “Sono qui da quattro anni e ho visto la realtà e l’importanza della piccola impresa e dell’artigianato. Ho pensato molto al rapporto tra misericordia e impresa, e parlato spesso di misericordia. Vorrei soffermarmi su una parola e una esperienza che lega misericordia e impresa, ovvero ‘offrire lavoro’ che non è semplicemente un aspetto della vita, ma una dimensione fondamentale della persona. Senza lavoro non c’è crescita adulta e matura. Ecco perché la Chiesa dice che negare il lavoro è una colpa grave, non solo perché toglie alla persona una possibilità di sostentamento, ma perché le toglie la possibilità di essere se stessa e di stabilire relazioni adeguate con la realtà. Il lavoro, in sostanza, è una delle strade fondamentali attraverso cui entriamo in rapporto con le cose e con gli altri. L’uomo è concreatore con Dio”.

Leggi tutto l’articolo di Paolo Sghedoni su La Libertà del 15 ottobre

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