Padre Cigarini: «Posso fare il missionario anche nel sud del Brasile»

Durante questa estate è venuto a Reggio per un periodo di vacanza padre Alfonso Cigarini, missionario comboniano di origini reggiane con ben 90 anni di età, ancora molto attivo, in salute e con una grinta da far invidia a molti. è rimasto fra noi quasi due mesi e come Centro Missionario ne abbiamo approfittato per farci raccontare la sua esperienza di uomo e di evangelizzatore.
Padre Alfonso dal 1978 si trova in Brasile, dove ha avuto diverse destinazioni, soprattutto nella zona del Nord-Est, tra gli Stati del Maranhão e quello di Piauí. Si tratta di territori vasti e abitati da gente povera che vive nelle campagne: qui, ci dice “si è sentito subito a casa perché ha trovato un ambiente come il Mozambico”, sua prima destinazione tra il 1958 e il 1963. Dall’Africa, poi, è passato al Portogallo, dove ha svolto numerosi incarichi di formatore nei seminari comboniani in quel Paese. Inoltre ricopriva il ruolo di animatore missionario nelle varie parrocchie che ha incontrato in quel tempo. Questi incarichi gli piacevano moltissimo perché trovava una buona disponibilità del popolo portoghese: allora si trattava di gente molto povera che però, abituata ad avere colonie, aveva sviluppato una certa accoglienza e familiarità con gli stranieri.
Nel 1978 poi, lo hanno destinato al Brasile, che allora era sotto la dittatura militare ed era perciò, in generale, molto difficile ottenere i documenti per entrare, per paura che i richiedenti fossero dei potenziali rivoluzionari.

Leggi tutto l’articolo di Andrea Bonati nella pagina Ottobre Missionario su La Libertà dell’8 ottobre

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