Il ritrovato Duomo di Guastalla rifulge di nuova luce

Pomeriggio di gioia e festa grande per la comunità, domenica 2 ottobre: la cronaca e l’omelia del Vescovo

Un cielo azzurro, inizialmente velato da poche e innocue nubi bianche, ma solo di passaggio (…che ben presto lasciano il posto al piacevole calore di un magnifico sole pomeridiano), sottolinea, domenica 2 ottobre, come forse meglio non si poteva, la gioia grande di tutti i guastallesi – e con loro di tante altre persone accorse dall’intero circondario e da tutta la diocesi (si parla di duemila presenze) – per la riapertura della Concattedrale di San Pietro Apostolo. L’emozione di tutti, inclusa quella di semplici persone e cittadini (non solo quindi di quanti sono stati direttamente img_7883coinvolti in questa impresa), è chiaramente percepibile.
è veramente un traguardo collettivo, sentito allo stesso modo anche da chi non vi ha preso parte in prima persona, non rientrando nel novero di progettisti, artisti, restauratori, artigiani, maestranze, rappresentanti di aziende ed enti pubblici e privati, volontari che hanno reso possibile il rinnovato incontro col Duomo, cinque anni dopo la chiusura.
Sin dal primissimo pomeriggio la centrale piazza Mazzini, finalmente ‘ripulita’ – e ora completamente sgombera dai ponteggi e dai pannelli che per lungo tempo, dopo il terremoto del maggio 2012, avevano occultato l’integrità, la bellezza e l’armonia degli edifici che vi si affacciano – pulsa di vita, e pare così risplendere di una radiosità ancor più inconsueta.

Una dopo l’altra arrivano, nel frattempo, tutte le autorità civili e religiose; una stazione mobile di Teletricolore è già presente sul posto e riprenderà l’intero svolgimento dell’evento (la diretta televisiva è stata trasmessa sul canale 10 del digitale terrestre ed in streaming sul web, con commento a cura del Centro diocesano Comunicazioni sociali; le immagini che vedete in questa pagina sono a cura di Giuseppe Maria Codazzi e Fausto Franzosi – ndr). (clicca e guarda tutte le foto)
Alcune personalità istituzionali nel frattempo si susseguono sul palchetto allestito dinanzi alla facciata del Duomo, coordinate da Edoardo Tincani, per i saluti che precedono l’inizio della liturgia. Tra loro, l’architetto Mauro Severi, direttore dei lavori di restauro, il direttore dell’Ufficio diocesano Beni culturali monsignor Tiziano Ghirelli, il nuovo Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Luigi Malnati, il presidente del Comitato per il restauro Arrigo Bonfanti. è il vescovo Massimo Camisasca a dare il benvenuto a quanti affollano ormai quello che per un giorno si trasforma – e ci auguriamo lo sia per tante altre occasioni ancora – in un ampio sagrato capace di far sentire chiunque accolto e ‘invitato’.

Continua a leggere l’articolo di Matteo Gelmini e leggi l’omelia del Vescovo su La Libertà dell’8 ottobre

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