Campegine e Caprara: grato saluto al parroco don Jacek e a suor Maria

Due presenze chiave lasciano la comunità dopo nove anni di servizio

Abbiamo ancora davanti agli occhi la gioia impressa sui volti delle persone che la sera del 7 ottobre 2007 hanno partecipato alla Messa che ufficializzava il tuo ingresso, caro don Jacek, nelle nostre comunità di Campegine e Caprara. Una gioia vera, accompagnata dalle speranze e dalle aspettative che la tua venuta significava per noi, alla ricerca di sicurezze, di nuovi stimoli, disorientati da sottili fili di egoismo che imbrigliavano la corsa verso quel percorso di amore che una vera comunità deve saper compiere.
Ebbene, da quella sera, le nostre parrocchie, interpretando un pensiero comune tra la gente, hanno intrapreso una nuova strada.
In questi nove anni hai saputo dare una risposta ai nostri dubbi, mettendo Cristo al centro della nostra vita: la vita spirituale infatti ha sempre rappresentato un punto fermo nella tua opera pastorale, caratterizzata da una profonda fede personale, ferma, integra, non incline ai compromessi, ma al contempo aperta, attraente e capace di coinvolgere.

Come naturale conseguenza di questo tuo particolare aspetto, hai messo la Persona come “fine” di tutta la pastorale parrocchiale. Le Persone, con tutti i propri limiti e le difficoltà, soprattutto i bambini, gli anziani, gli ammalati, i poveri e i giovani di tutto il paese con le loro problematiche, sono diventati allora, per te, la cosa più preziosa di Campegine e Caprara. Da qui l’impulso che hanno avuto in questi anni tante realtà già ben avviate e presenti nella nostra parrocchia, ma che in te hanno trovato quel catalizzatore capace di risvegliare energie ormai sopite, per non parlare di quelle nuove da te “create”.

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