Europa vs Terrorismo: chi vincerà?

I fatti di sangue perpetrati in tempi recenti non da terroristi venuti dai Paesi islamici, ma da figli di immigrati di seconda e terza generazione, pongono all’Europa una serie di problemi.
Il primo che salta agli occhi è l’inefficacia dei sistemi educativi. Così si esprime il periodico Tuttoscuola in un articolo del marzo 2016: “Se la parola ‘educazione’ viene usata come sinonimo di ‘istruzione’, è chiaro che essa da sola non è in grado di ‘uccidere il terrorismo’. Ma se la nozione di ‘educazione’, come molti ritengono, è più ampia di quella di istruzione, perché comprende la dimensione dei valori (norme morali, comportamento sociale, riconoscimento e rispetto dei ruoli eccetera), si deve concludere che i giovani protagonisti degli atti di terrorismo suicida sono stati sì istruiti, ma non educati nei sistemi scolastici europei (e in generale liberaldemocratici) in cui hanno studiato. Più precisamente: non hanno ricevuto un’educazione capace di radicare nelle loro coscienze il principio del rispetto, sempre e comunque, della vita individuale, a partire dalla loro”.

Leggi il testo integrale dell’articolo di Giuliano Romoli su La Libertà del 3 settembre

bruxelles-terrorismo-isis