Energie umane riattivabili per un welfare generativo

Da La Libertà del 2 luglio 2016

Intervista a don Giuseppe Dossetti. Il sostegno del Lions Club Regium Lepidi e Cispadana

Welfare generativo con energie umane riattivabili. è questa la missione che don Giuseppe Dossetti, parroco di San Pellegrino e del Buon Pastore a Reggio e fondatore del CeIS – Centro Italiano di Solidarietà, persegue nel dare risposte alle persone che si rivolgono alla sua Comunità: mettere le persone che si trovano in stato di bisogno nella condizione di aiutare a loro volta gli altri, evitando forme di assistenzialismo che favoriscono la deresponsabilizzazione dell’individuo.

Don Dossetti, chi sono le persone che si rivolgono a voi?
Il nostro Centro d’Ascolto è curato da volontari e, dal 2002 ad oggi, ha accolto circa 13.400 persone. Molti provengono dall’Africa, dai Paesi dell’Est Europa, ma molti sono anche italiani: persone malate, famiglie che hanno perso il lavoro e non riescono più a sostenere i costi della casa.
Il numero delle persone si è sostanzialmente stabilizzato, ma sono cambiate le categorie. In cambio di aiuto, quando possibile, chiediamo loro di rendersi utili per fare le pulizie dei locali di accoglienza, per gestire i servizi. Piccoli lavoretti che aiutano a tenere in vita la nostra piccola Comunità in cui ognuno è chiamato a fare la propria parte.

Di cosa hanno bisogno in particolare gli immigrati?
Hanno bisogno di imparare la lingua italiana e competenze per trovare forme di lavoro legali. Alcuni sono fortemente motivati, altri appaiono disorientati.
Noi puntiamo all’inserimento nella Comunità e nel mondo del lavoro e in attesa ospitiamo le donne con bambini in appartamenti, mentre gli uomini vengono accolti in parrocchia. Questi diventano parte attiva della nostra Comunità e in attesa di trovare una sistemazione si mettono al servizio degli altri.

Cosa offre il Centro alle persone in cerca di aiuto?
Abbiamo istituito un servizio di mensa domenicale, grazie alla disponibilità delle famiglie della parrocchia, organizzate in turni, che si prendono cura anche direttamente delle famiglie bisognose costruendo una sorta di gemellaggio.
Un gruppo di volontari si occupa della raccolta e della distribuzione di vestiti, mentre altri volontari hanno organizzato un doposcuola per i bambini.
Poi abbiamo un servizio di distribuzione di pacchi alimentari, costituito per il 60% da eccedenze alimentari e per il 40% da prodotti in scadenza o fine serie messi a disposizione dai supermercati.
Ogni sabato rispondiamo al bisogno di circa 200 persone, fornite di tessere numerate, mobilitando un valore di merci alimentari di circa 120mila euro all’anno.

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Don Giuseppe Dossetti e il presidente Gabriele Fontanesi insieme ai Soci del Lions Club Regium Lepidi e Cispadana mentre scaricano i pacchi alimentari per il Centro raccolti con il furgone donato dal Club nella parrocchia di San Pellegrino a Reggio.

Qual è l’atteggiamento dei reggiani di fronte a queste nuove povertà?
Si sta diffondendo la paura dello straniero, legata ai fenomeni di criminalità e microcriminalità provocati da alcuni.
Ma i reggiani sono generosi e di grande concretezza e quando vedono iniziative orientate all’autonomia e all’integrazione, sono pronti a prestare il loro aiuto.
Tra le tante persone che ci sostengono vorrei ricordare il Lions Club Regium Lepidi e Cispadana che ci affianca da alcuni anni nel sostenere le tante attività. Dopo averci fornito gli arredi per la Casa per gli Anziani, ci ha donato un furgone indispensabile per la raccolta dei generi alimentari nei forni e nei negozi.

Un esempio concreto di generosità che sottende a un coinvolgimento più generale di tutta la comunità reggiana…
Le richieste che ci giungono sono sempre più numerose e impegnative e, nonostante sappiamo bene che la Chiesa non è un’organizzazione assistenziale, non possiamo far finta di niente, ma abbiamo il dovere morale di aiutare queste persone, italiane e straniere, a recuperare l’autonomia e la dignità.

I soci del Lions Club Regium Lepidi e Cispadana, guidati dal presidente Gabriele Fontanesi, hanno risposto con entusiasmo alla chiamata di don Dossetti e, grazie agli accordi stipulati con aziende produttrici e distributrici di beni alimentari per l’acquisto a prezzo scontato di merce, anche quest’anno sono riusciti a garantire alla Comunità di don Dossetti una cospicua fornitura di generi alimentari quantificata in una decina di migliaia di euro.

Valeria Braglia