C’è gioia nel servizio

Da Gavassa il diario del 32° Festincontro di Ac

L’editoriale di questo numero di L’Uomo e la Chiesa è del presidente diocesano di Ac.

l'uomo e la chiesa 2016
La prima pagina dello speciale “L’Uomo e la Chiesa”

“L’anima mia magnifica il Signore, ed il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore”.
Con le parole pronunciate da Maria nel Magnificat, Vangelo della santa Messa di conclusione del Festincontro 2016, vorrei cominciare questo mio editoriale. Sì, perché anche quest’anno la festa diocesana dell’Ac è stata motivo di lode al Padre. Ci sono stati momenti di stanchezza e di difficoltà, ma la gioia dell’incontrarsi, per condividere l’Amore di Dio e la sua Misericordia per noi, li ha di gran lunga superati.
Vorrei infatti raccontarvi di volti di persone piene di gioia nonostante le tantissime ore di servizio prima, durante e dopo la festa: quella gioia che riempiva i volti di giovani e meno giovani e che contagiava coloro che arrivavano anche solo per fare un giro.

Permettetemi allora di ringraziare per prime tutte le persone che hanno lavorato dietro le quinte per rendere la festa bella anche quest’anno: da chi prima ha preparato il cibo e montato le attrezzature, a chi ha servito, coordinato, cucinato e fatto altri servizi, a chi è rimasto negli stand e a chi ha smontato tutto alla fine: sì, perché la festa non finisce il lunedì, ma continua anche nei giorni successivi. Nei volti di questi ragazzi, giovani, adulti si vede la gioia del servizio e della festa.
Poi vorrei ringraziare coloro che ci hanno guidato nelle varie liturgie: i neo sacerdoti e diaconi e gli altri sacerdoti (veramente tanti) che hanno concelebrato nelle Messe di apertura delle varie giornate. Grazie a loro abbiamo avuto la possibilità di incontrare il Signore nella preghiera e nell’Eucarestia.

Continua a leggere l’editoriale di Andrea Cavazzoni nello speciale “L’Uomo e la Chiesa” su La Libertà del 25 giugno

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