A Reggio e in provincia torna “Noicontrolemafie”

Torna, per il sesto anno consecutivo, “Noicontrolemafie”, il Festival della legalità promosso dalla Provincia di Reggio Emilia in collaborazione con diversi Comuni e la direzione scientifica di Antonio Nicaso.

Da lunedì 11 a sabato 16 aprile la manifestazione porterà a Reggio Emilia – ma anche ad Albinea, Bibbiano, Bagnolo in Piano, Campagnola Emilia, Castelnovo Monti, Correggio, Guastalla, Poviglio, Rubiera, Sant’Ilario d’Enza e Scandiano – spettacoli e laboratori, ma soprattutto esperti e testimoni della lotta alla mafia: magistrati, giornalisti, studiosi.

Programma Iniziative

L’edizione 2016 di “Noicontrolemafie” è stata presentata dal presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, insieme alla vicepresidente Ilenia Malavasi e al consigliere provinciale delegato alla Legalità Enrico Bini (i tre sono anche sindaci di Poviglio, Correggio e Castelnovo Monti),  e dalla coordinatrice dello staff scientifico Rosa Frammartino. Nonostante l’orario non proprio agevole (in Canada erano le sei del mattino…) in collegamento Skype da Toronto è intervenuto anche il direttore scientifico di “Noicontrolemafie”, lo scrittore e studioso dei fenomeni criminali Antonio Nicaso. Presenti anche l’assessore alla Cultura della legalità del Comune di Reggio Emilia, Natalia Maramotti, e i sindaci di Albinea, Bibbiano, Bagnolo in Piano, Campagnola Emilia, Guastalla, Rubiera , Sant’Ilario d’Enza e Scandiano.

“L’impegno delle istituzioni reggiane nel campo della lotta alla mafia si regge su tre pilastri – ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi – Dotarci di adeguati strumenti amministrativi a protezione delle amministrazioni, un lavoro che ha già visto Provincia e Comuni sottoscrivere diversi protocolli anche con la Prefettura e che proseguirà nei prossimi mesi con altri accordi e la ricerca di ulteriori strumenti in grado di filtrare il nostro lavoro quotidiano; la testimonianza e la rappresentatività, confermate anche dalla costituzione a parte civile di Provincia e altri sei Comuni al processo Aemilia, all’interno del quale intendiamo recitare positivamente questo ruolo; ma soprattutto un pilastro prettamente culturale, nel quale si inserisce questo Festival della legalità che la Provincia promuove ormai da sei anni e che oggi si rafforza ulteriormente con la significativa adesione di ben 12 comuni rappresentativi del territorio e uniti sotto un unico cartellone,  consegnando un messaggio di grande intesa e collaborazione sul fronte dell’impegno antimafia”.

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Il presidente Manghi – dopo aver ricordato gli altri partner del Festival tra cui Università di Modena e Reggio Emilia, Regione Emilia-Romagna e Anpi –  ha quindi sottolineato come “quest’anno ‘Noicontrolemafie’ si intreccerà proprio con il processo Aemilia: mentre la giustizia farà il suo corso nell’esaminare una indagine così corposa, la comunità reggiana per una settimana sarà impegnata in un  lavoro di riflessione, confronto e crescita culturale con eminenti interlocutori per provare a fare sempre meglio su un terreno così complicato e difficile: un lavoro che coinvolgerà innanzitutto i nostri giovani, che rappresentano la pietra angolare su cui costruire il futuro della nostra comunità”.

Proprio sull’importanza del coinvolgimento delle scuole si è soffermata la vicepresidente della Provincia Ilenia Malavasi, che ha tra l’altro letto il messaggio inviato da un altro importante partner di “Noicontrolemafie”, l’Ufficio scolastico territoriale, che attraverso il dirigente Antimo Ponticiello ha sottolineato come “istituzioni e territorio, adulti e studenti, diventino una squadra compatta pronta a sollecitare valori e forme di cittadinanza attiva, per migliorare il nostro contesto provinciale, nazionale e internazionale; perché ogni singolo individuo può con il proprio piccolo contributo gettare dei semi di cambiamento per il nostro futuro”.

In collegamento Skype da Toronto non ha voluto far mancare il proprio contributo anche lo stesso direttore scientifico di “Noicontrolemafie”, lo scrittore e studioso dei fenomeni criminali  Antonio Nicaso: “Le mafie non si combattono solo con le manette, ma anche sul piano culturale, per questo è prezioso il lavoro che da tempo si svolge a Reggio Emilia e che è stato riconosciuto anche dall’ultimo rapporto antimafia, che ha messo in evidenza anche la forza e la capacità di amministratori e cittadini di reagire di fronte alle infiltrazioni malavitose”, ha tra l’altro detto.

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L’altra “anima storica” del Festival della legalità, Rosa Frammartino, ha quindi illustrato i tanti appuntamenti e ospiti di rilievo in calendario, tra i quali la novità rappresentata dal momento di riflessione  promosso per il pomeriggio di giovedì 14 aprile in collaborazione con l’Ordine dei commercialisti sul tema “Economia, sviluppo e responsabilità: quali rischi, quali tutele”. Frammartino ha quindi ricordato anche la preziosa collaborazione con il Premio Giorgio Ambrosoli e con Transparency International Italia, che attraverso il suo presidente Virginio Carnevali ha inviato un saluto nel quale evidenzia come “luoghi di incontro come il Festival siano l’esempio concreto della volontà della società civile e delle istituzioni che si uniscono con un unico obiettivo comune per combattere l’illegalità e le molte tipologie di “mafie” da cui siamo afflitti: attraverso parole e soprattutto azioni, che vale la pena di raccontare e diffondere, oggi in Italia abbiamo una consapevolezza diversa, più forte, del problema “corruzione” che porta con sé la ricerca delle soluzioni da attuare per il contrasto della stessa”, esprimendo l’augurio che  “ogni tavolo di questo importante Festival sia foriero di quella operatività etica, propria delle terre che lo ospitano.”

La presidente del Cervi, Albertina Soliani, ha quindi definito “doveroso per noi condividere questo cammino per la legalità e la cittadinanza attiva, che alla luce di inchieste e processi assume un significato diverso costringendoci a una radicalità di riflessioni”, mentre Elia Minari di Cortocircuito ha ricordato “come anche noi siamo cresciuti con Noicontrolemafie e abbiamo imparato molto da questi incontri che sono davvero fondamentali per capire le dinamiche di certi fenomeni”.

Il sindaco Camilla Verona ha quindi sottolineato “l’ingresso di Guastalla in questo bel Festival, con un momento rivolto al nostro istituto comprensivo perché è fondamentale capire fin da bambini dove sta il bene e dove sta il male”.

Rispondendo infine alle domande dei giornalisti, il consigliere provinciale alla Legalità Enrico Bini ha sottolineato “la latitanza molto forte da parte del mondo economico su questi temi”, auspicando “per il futuro maggiore riflessione, autocritica ed una presa di posizione forte da parte di un settore che, come lo stesso processo Aemilia dimostra, è pure fortemente toccato dalle insidie della mafia”.