Premiate le “cinque reggiane per esempio”

Martedì 8 marzo, in occasione della giornata internazionale della donna, nella Sala del Tricolore del Comune di Reggio Emilia sono state premiate le cinque “Reggiane per esempio” che si sono distinte per l’impegno a favore delle comunità locale. Le vincitrici sono Alessia Olesya Korotkova, Marisa Iori, Eleonora Giovanardi, Annalisa Ferrarini, Gabrielangela Spaggiari: donne segnalate da associazioni del territorio per il loro “saper fare” in due ambiti scelti dall’Amministrazione comunale: Cultura e Sport. Le cinque vincitrici hanno ricevuto altrettante acquetinte del pittore Davide Benati, artista reggiano di caratura internazionale, realizzate appositamente per le “Reggiane per esempio” e aventi come soggetto l’evoluzione delle relazioni tra donna e uomo. Nel corso della mattinata sono state premiate con una menzione speciale altre quattro reggiane: Federica D’Astolfo, Isabella Morlini, Laura Artioli, Elisabetta Ghiradini.

A premiare le cinque “Reggiane per esempio” sono stati il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e l’assessora alle Pari Opportunità Natalia Maramotti insieme alle colleghe di Giunta Raffaella Curioni, Serena Foracchia e Valeria Montanari.

“Oggi premiamo — ha detto il sindaco Vecchi — donne che hanno eccelso in diversi ambiti, contribuendo con il loro impegno e le loro capacità a costruire e migliorare la nostra comunità cittadina e nazionale. Di questo dobbiamo essere felici, e loro grati. Desidero anche sottolineare che il riconoscimento a queste donne nostre concittadine, vuole essere in senso più generale un riconoscimento a tutte le donne. Reggio Emilia è una città che si è distinta per il protagonismo civile delle persone, delle donne in particolare. Di questo dobbiamo essere orgogliosi nel nostro impegno ad affrontare nuove sfide, a cominciare da quella della cittadinanza. Se accade infatti che una ragazza o un ragazzo, nati da genitori di origine non italiana, come la nostra atleta Korotkova, non abbiano la possibilità di partecipare per l’Italia a un campionato europeo, allora quel Paese, il nostro Paese, e cioè noi tutti, abbiamo ancora tanta strada da fare per l’affermazione dei diritti. Questa giornata, insieme con il lavoro svolto dal Comune, insieme al mondo associativo di Reggio Emilia, per costruire questi eventi e tutti quelli di Primavera Donna, è una testimonianza della volontà di andare avanti con tenacia per affernare e rendere tutti partecipi di pieni diritti di cittadinanza e di uguaglianza che ispirano la nostra comunità e la nostra Costituzione”.

A conclusione del suo intervento, l’assessora Maramotti ha ricordato Rosanna Chiessi, tra le protagoniste di quella cultura ricca di fermenti, ricerca e sperimentazione, impegno sociale e civile degli anni Sessanta e Settanta a Reggio Emilia e in Europa, scomparsa ieri; e Valeria Soresin, ricercatrice veneziana morta nella strage del Bataclan, quale immagine rappresentativa della voglia di Europa e di pace, attraverso il lavoro e lo studio, che anima le giovani donne.

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Le candidature pervenute sono state valutate da una Commissione composta da sindaco, assessora alle Pari opportunità, rappresentanti delle associazioni femminili di Reggio Emilia e delegati di associazioni di rappresentanza che operano negli ambiti di appartenenza delle sezioni delle candidate.

Per la categoria Sport under 40 è stata premiata la giovane atleta della società sportiva Taekwondo Tricolore Alessia Olesya Korotkova, “per il talento indiscutibile che le ha permesso di ottenere straordinari risultati nella disciplina del Taekewondo. Alessia è un’atleta di elevata caratura, capace di ottenere successi significativi anche sul piano internazionale. Con il premio si intende valorizzare lo sport che supera i confini e consente di affermare i diritti di cittadinanza”. L’atleta, nata in Russia ma residente in Italia dal 2001, ha bruciato le tappe, arrivando a vincere tutto quello che poteva all’interno dei confini nazionali, aggiudicandosi la medaglia d’oro al Dutch Open e quella di Bronzo al Croatian Open. Convocata dalla Nazionale in vista dei Campionati europei juniores, non ha potuto prendervi parte perché, pur vivendo a Reggio da 15 anni, non ha ancora la cittadinanza italiana. A oggi è uno dei simboli della Campagna per lo ius solis sportivo.

Nella categoria Sport over 40 è stata premiata la pallavolista Marisa Iori, “per la sua carriera sportiva nel basket in tempi in cui l’accesso allo sport per le donne richiedeva il superamento di ostacoli oggettivi e di pregiudizi. Per gli importanti risultati ottenuti nella Pallavolo con la nazionale italiana da lei capitanata dal 1955 al 1957. Per la versatilità con la quale si è dedicata a sport differenti come la Ginnastica artistica e ritmica, per aver fatto della propria esperienza sportiva generosa pratica di formazione   di migliaia di ginnaste. Per aver portato avanti, nelle diverse realtà sportive, quel suo stile inconfondibile: competente, esigente, affettuoso e rigoroso”. Nel 1967 ha fondato la Ginnastica Amatori, ed è stata Tecnico federale e Giudice Federginnastica, nonché tecnico federale di Ginnastica ritmica. Per 27 anni è stata delegata provinciale della FGCI. Ha conseguito la Benemerenza, la Stella di bronzo e infine la Stella d’argento Coni nel 2008.

Nella categoria Cultura, nella sezione under 40, la commissione ha deciso di premiare ex aequo due reggiane, l’attrice Eleonora Giovanardi e la soprano Annalisa Ferrarini. Salita alle cronache per le partecipazioni al programma ‘Crozza nel paese delle meraviglie’ e al film ‘Quo vado’, Eleonora Giovanardi si è diplomata alla Scuola d’Arte drammatica Paolo Grassi di Milano. Ha partecipato a numerosi stage nazionali e internazionali. La sua solida preparazione, la sua intensa esperienza le hanno permesso di affrontare spettacoli impegnati e sperimentazioni di testi di avanguardia. Ad Eleonora Giovanardi è stato riconosciuto il merito “per lo spessore culturale, la dedizione al teatro, per le grandi capacità interpretative, per la sua versatilità. Per incarnare tutti quei valori e doti che la comunità vuole riconoscere ad una concittadina: l’impegno, l’estro ed il sacrificio per raggiungere i propri obiettivi”.

Annalisi Ferrarini ha conseguito il diploma di Canto lirico con il massimo dei voti al Conservatorio Boito di Parma, sotto la guida del soprano Lucetta Bizzi. Negli ultimi anni ha ottenuto grandi riconoscimenti e si è esibita in moltissimi teatri italiani, ricoprendo ruoli di primo piano in opere, fra gli altri, di Rossini, Donizetti e Verdi. Della soprano è stato riconosciuto il valore “per la sua carriera artistica di alto profilo, per la sua tenacia e la versatilità, per i suoi molteplici interessi culturali, e per aver divulgato in ambiti differenti e contesti prestigiosi  la musica lirica”.

Nella sezione Cultura over 40, infine, Gabrielangela Spaggiari si è aggiudicata il premioper le sue qualità di musicista e di concertista, per la passione e la dedizione con cui ha contribuito a costruire l’Orchestra giovanile dell’Istituto superiore di studi musicali Peri. Per le sue competenze di direzione d’orchestra, per l’impegno a fare della musica un veicolo di formazione per tutto l’arco della vita di ognuno, a partire dalle giovani generazioni”. Gabrielangela Spaggiari ha speso la sua vita per la musica: responsabile del progetto educativo Musica-scuola all’interno dell’Issm “Peri”, è attualmente docente di Materie musicali di base e di Teoria, ritmica e percezione musicale, ed è coordinatrice didattica per i corsi di Propedeutica. Fa inoltre parte del Comitato scientifico per il progetto educativo musicale “0-6” promosso dall’Istituzione Scuole e Nidi dell’infanzia del Comune di Reggio Emilia. Dal 2005 è direttrice musicale e responsabile didattico del progetto Orchestre infantili e giovanili dell’Istituto Peri.

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Marisa Iori

La Commissione ha inoltre deciso di attribuire quattro menzioni speciali. Le due menzioni per la categoria Sport over 40 sono state assegnate a Federica D’Astolfo e Isabella Morlini.

Federica d’Astolfo è un’icona del Calcio Femminile, inizia la sua carriera in serie A all’età di 19 anni; nel 2000/2001 vince i premi come Miglior centrocampista e Miglior giocatrice dell’anno. Gioca in Nazionale per 14 anni, partecipando a cinque Campionati europei e disputando due Mondiali. Dal 1998 si dedica al lavoro di allenatrice, e dal 2012 guida la Reggiana Calcio femminile, con cui nel 2013/2014 vince il campionato di Serie C. Alla sportiva è stato riconosciuto il merito “per la sua carriera sportiva, per come ha scelto di interpretare il ruolo di allenatrice e per la volontà di condividere la sua esperienza, competenza educativa e la sua umanità. Per come si possa fare una cosa ordinaria, giocare a calcio ed allenare, in modo straordinario, per come ha interpretato la pratica sportiva in modo intenzionale al servizio del benessere della persona e della comunità”. Della podista Isabella Morlini, professoressa di Statistica al Dipartimento di Economia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, è stato invece riconosciuto il valore “per i suoi formidabili traguardi nazionali e mondiali, per aver raggiunto l’eccellenza in discipline sportive faticose e poco conosciute: il cross, la corsa su strada, la mezza maratona e la corsa con le ciaspole, per essere un esempio di tenacia e costanza, per avere saputo sapientemente conciliare le sue passioni sportive con la famiglia e il lavoro di docente universitaria”. Nel giro di pochi anni, superati i quarant’anni, Isabella diventa una vera e propria protagonista della Corsa in montagna. Mette le ciaspole quasi per gioco e diventa campionessa del mondo per ben due volte, vincendo la gara di Fondo, nel 2013 e nel 2014.

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Due ulteriori menzioni sono state assegnate nella sezione Cultura over 40. La prima è andata alla studiosa Laura Artioli, impegnata nella vita politica reggiana e nell’Asl cittadina, presidente della società cooperativa sociale Cps. Come libera professione, si è dedicata alla storia dei viaggi dei pellegrinaggi e dell’erranza e alla storia delle donne, coordinando un progetto di ricerca sui viaggi dei pellegrini in Europa presso l’Ecole des hautes etudes en Sciences sociales di Parigi. La menzione le è stata assegnata “per essere una delle voci più significative della cultura storiografica e della vita civile della città, per avere portato un punto di vista ed uno sguardo originali come quello dell’erranza e delle personalità femminili del nostro territorio. Per aver fatto della sua competenza in ambito culturale anche un impegno sociale. Per la sua capacità di interpretare con sensibilità ed acutezza la condizione, la realtà, la storia e i valori del mondo femminile”.

La seconda menzione è andata invece alla restauratrice Elisabetta Ghiradini “per aver svolto con passione e competenza la sua attività di restauratrice, per aver valorizzato, conservato e tutelato il patrimonio artistico, e la memoria della nostra comunità”. Nel suo laboratorio di restauro, dal 1983 ha restaurato innumerevoli opere conservate nelle chiese del territorio reggiano, cimentandosi in restauri di decorazioni murali, dipinti a olio su tela, a tempera su tela e carta, di sculture lignee policrome, a olio su muro. Ha lavorato in più di 70 chiese restaurando circa 250 opere, e attualmente è impegnata nel restauro del sipario dipinto da Anselmo Govi al teatro Ariosto.