Padre Cavazzi e i regni del Congo

Un cappuccino emiliano del Seicento raccontato da padre Aurelio Rossi

Padre Aurelio Rossi da Leguigno, che ora risiede nel convento cappuccino di San Martino in Rio, porta alla nostra attenzione di cristiani del XXI secolo la figura di padre Giovanni Antonio Cavazzi, missionario e storico dei regni del Congo nel XVII secolo. “Questo frate nacque nel 1621 a Monteccuccolo, una piccola frazione che ha dato ben 16 frati all’ordine francescano dal 600 ad oggi. La presenza di un castello conduce in quelle terre molti signorotti, cavalieri e servitori in questo feudo appartenente alla provincia del Frignano con capitale Sestola”.
Ma padre Cavazzi sceglie di esser servitore di Dio e “a soli 29 anni padre Antonio chiede di andare in missione come frate”, ci spiega padre Aurelio, anch’egli missionario in Centrafrica, affascinato dalle letture delle vicende dei suoi predecessori. “Per volontà dei superiori il Cavazzi partirà 5 anni dopo, il 9 febbraio del 1654, da Genova.”
17 anni di missione cominciati con una malattia che lo tenne inoperoso per vari mesi, ma non domò lo spirito, come leggiamo nella sua biografia: “Finalmente ogni giorno potetti predicare in pubblico ed essere udito, facendo alla fine recitare l’orazione domenicale ed il simbolo degli apostoli… nel vedere tanta povera gente venuta sì da lontano, attratto unicamente dal desiderio di vedermi e di ricevere il battesimo, mi si richiamò al pensiero la scena delle turbe che seguivano anche digiune il divin Salvatore. E questo ricordo mi raddoppiò la lena per far loro quel maggior bene che avessi potuto, e mi fece quasi dimenticare l’insieme dei disagi sofferti per incontrarmi con loro”.

Continua a leggere l’articolo di Daniela Pavarini su La Libertà del 5 marzo

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