Visitare i carcerati. Perdonare le offese

Riflessioni e proposte per la Quaresima tratte dal sussidio del Cmd

Per la terza domenica di Quaresima vi proponiamo testimonianze su un’opera di misericordia corporale ed una spirituale – visitare i carcerati e perdonare le offese – estratte dal sussidio “Anche noi missionari della misericordia”.

7. Visitare i carcerati
“Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che sono maltrattati, perché anche voi avete un corpo” (Eb 13,3)

Spesso il carcerato rientra tra le persone non amabili. Difficilmente lo pensiamo bisognoso di cura e relazione, di un volto che lo ascolti, gli parli, lo accolga dandogli fiducia. Crediamo che il carcerato sia molto più grande degli atti che ha commesso? Crediamo che sia capace di rialzarsi e camminare? Nel carcere maschile di Reggio Emilia un gruppo di volontari incontra i detenuti alla Messa domenicale presieduta dal cappellano, don Matteo Mioni. Al termine della detenzione i carcerati necessitano spesso di aiuto per il reinserimento nella vita sociale e lavorativa. Per sostenerli è nata la cooperativa sociale “Cielo d’Irlanda”, che accompagna i detenuti a fine pena nel riconquistare l’autonomia attraverso la cura di orti e serre.
Riportiamo la testimonianza di Milan Mazic.

Continua  leggere l’articolo su La Libertà del 27 febbraio

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