“Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde” al Piccolo Orologio

Dopo “L’Isola del Tesoro”, la compagnia MaMiMò si cimenta con un altro lavoro di Robert Luis Stevenson, “Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde”, scritto nel 1886 è oramai considerato uno dei testi più famosi e più letti dell’autore britannico. Due grandi romanzi d’avventura, il primo che vede il protagonista cercare se stesso attraverso un grande viaggio in giro per il mondo, mentre il secondo che affronta la personale crescita del protagonista fra le nebbie, i fumi e le ombre della Londra vittoriana.

Jekyll & Hyde – uno strano caso, drammaturgia di Emanuele Aldrovandi, andrà in scena al Teatro Piccolo Orologio venerdì 22, sabato 23 gennaio alle ore 21 e domenica 24 gennaio alle ore 17 e anche i due weekend successivi ( 29 – 30 gennaio ore 21.00, 31 gennaio ore 17.00, 5 e 6 febbraio ore 21.00).  Locandina Jekyll e Hyde

Lo spettacolo racconta la storia del dottore inglese Henry Jekill che, in seguito ad alcuni esperimenti condotti con l’obbiettivo di separare – all’interno di un singolo uomo – il “bene” dal “male”, inizia a trasformarsi in un doppelganger: Edward Hyde.

Se Jekyll è un rispettato medico, con una serena vita sociale e una tranquilla cerchia di amici, Hyde è un disgraziato che vaga per le strade di Londra seminando disprezzo, commettendo delitti e – all’apice della noncuranza per il prossimo – si macchia di un omicidio per futili motivi. Uno strano testamento e alcune lettere di Jekill, però, iniziano a insospettire i due amici, Utterson e Lanyon, che cominciano a indagare e finiranno per scoprire – quando sarà troppo tardi per salvarlo – il segreto del dottore.

“Il pensiero novecentesco ha reso molto più fluidi e indefiniti i confini fra “bene” e “male” e questo – spiegano i due registi Maccieri e Ruozzi –  invece di far diventare il romanzo di Stevenson in un qualche modo datato, rende se possibile ancora più attuale il tentativo del dottor Jekill di isolare almeno una delle due estremità in cui sembra dividersi l’anima umana. Cos’è il male? È interessante leggere nella prefazione dello stesso autore che Stevenson non identifica il male con la voluttà o, semplicemente, con il cedere ai propri istinti, ma è alla ricerca di qualcosa di più atavico… una certa luce negli occhi, un atteggiamento che potrebbe essere nominato in tanti modi e che lambisce i concetti di “viltà”, “egoismo”, “disprezzo”, “odio”, “invidia” eccetera, ma che non può in nessun modo essere riassunto da nessuno di essi. Il male è forse qualcosa di innominabile e inesprimibile, tanto quanto il bene o il concetto di divinità. Se Hyde viene descritto come il “male assoluto”, Jekyll è invece un normale cittadino inglese di fine ‘800, alla costante ricerca di un equilibrio fra la morale pubblica, i propri istinti e la propria etica personale. Insomma, non è il “bene assoluto”, ma “la normalità”. Questo è molto interessante perché sta a significare che lo sdoppiamento non avviene separando due assoluti, ma isolandone uno solo, quello negativo. Come se solo l’indagine dell’oscurità potesse dirci qualcosa sulla luce. E anche lo spettacolo sarà così: un viaggio nel buio dell’uomo ottocentesco e dell’uomo di oggi, che forse ci farà scoprire, di rimando, anche qualcosa di fondamentale sulle sue e le nostre virtù.”

Sul palcoscenico di via Massenet salirà tutta la compagnia MaMiMò (Luca Cattani, Cecilia Di Donato, Marco Merzi, Alessandro Vezzani)  sotto la regia di Marco Maccieri, che vedremo anche in scena, ed Angela Ruozzi, ed in doppia veste di autore e cantante vedremo anche l’istrionico cantautore reggiano Marco Sforza, che cercherà, attraverso le musiche composte appositamente per lo spettacolo, di ricreare la Londra dell’ottocento, quella inquinata e malavitosa di Jack Lo Squartatore, ma anche quella di Darwin e del progresso scientifico, dove cresce il pensiero che l’uomo può controllare e dominare la sua vita e la natura. Le scenografie dello spettacolo sono firmate da Antonio Panzuto, figura atipica all’interno del panorama teatrale italiano, pittore, scultore e artista della scena non classificabile sotto facili etichette che nella sua carriera ha lavorato con artisti del calibro di Valerio Binasco, Leo Muscato e Marco Paolini.

Biglietti: 14€ e 12€. Per informazioni e prenotazioni: biglietteria@teatropiccolorologio.com, www.mamimo.it, 0522-383178 dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 18:30.