Un progetto per la navigabilità turistica e commerciale del Po

C’è anche la firma di Binini Partners nel progetto “Po 365”, un importante lavoro ingegneristico e ambientale che pone le basi per il recupero della navigabilità turistica e commerciale del principale corso d’acqua italiano e per la messa in sicurezza dei territori attraversati dal Grande Fiume.

Lo studio di professionisti reggiani guidato dall’ingegner Tiziano Binini è tra gli autori di questa prestigiosa analisi progettuale, i cui risultati saranno presentati mercoledì 16 dicembre a Viadana, nel corso di un evento a bordo della motonave Stradivari.

Il progetto “Po 365” – commissionato da AIPO, Agenzia interregionale per il Po di Parma, per conto delle Regioni rivierasche – approfondisce le ipotesi di sistemazione del fiume, dal porto di Cremona fino allo sbocco sul mare Adriatico, finalizzata al recupero delle condizioni di navigabilità e alla messa in sicurezza idrogeologica e alla valorizzazione ambientale dei territori ad esso limitrofi: lo sviluppo della logistica fluviale nel cuore dell’area padana costituirebbe un notevole presupposto per la riduzione dei costi e delle emissioni inquinanti del trasporto su gomma.

Il lavoro preliminare è stato curato da Binini Partners insieme ad altri importanti studi professionali italiani: Etatec, Beta Studio, RPA e Studio Paoletti.

All’interno del raggruppamento incaricato, Binini Partners segue in particolare gli aspetti di progettazione fluviale, ambientale e infrastrutturale del possibile programma di interventi in grado di invertire la rotta rispetto al lento abbandono in atto da molti anni sul Grande Fiume.

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Lo studio mette a confronto le ipotesi di sistemazione con “bacinizzazione” o a “corrente libera”, andando a verificare la fattibilità, i costi e gli obiettivi conseguibili con i diversi metodi, individuando impatti e opportunità conseguenti.

Il primo metodo, adottato nei tronchi montani dei maggiori fiumi in Europa, prevede la realizzazione di cinque grandi sbarramenti tra Cremona e Rovigo, per il sostegno dei livelli necessari ad ottenere i fondali per la moderna navigazione turistica e commerciale, trasformando il fiume in una successione di bacini regolati.

Il secondo metodo prevede la regolazione del cosiddetto alveo di magra, che permette di ottenere i fondali necessari concentrando il filone principale della corrente durante i periodi di minor afflusso, mantenendo il fiume ad acqua fluente, con un intervento ovviamente molto più soft.

Binini Partners, sede in centro storico a Reggio Emilia, da anni si occupa di studi e progetti innovativi a livello nazionale su temi infrastrutturali e idraulici, grazie al lavoro dei propri specialisti ingegneri, geologi e idraulici, ma anche col contributo di architetti paesaggisti e designer che curano la progettazione e l’inserimento delle nuove opere per una complessiva valorizzazione del territorio.

Nella foto: l’ingegner Tiziano Binini, fondatore e presidente di Binini Partners.