“Caseifici aperti”, il Parmigiano Reggiano apre le porte ai visitatori

Sono una cinquantina i caseifici del Parmigiano Reggiano che apriranno le porte sabato 3 e domenica 4 ottobre per un fine settimana all’insegna dell’accoglienza dei consumatori, della tradizione, del sapore e dell’artigianalità.
Proprio nel prossimo week end, infatti, torna in scena “Caseifici aperti”, promossa dal Consorzio del Parmigiano Reggiano per offrire ai consumatori la possibilità di entrare direttamente in quel mondo di piccole strutture in cui artigianalmente si produce un’eccellenza alimentare italiana conosciuta in tutto il mondo.
A maggior ragione in un momento in cui permangono quotazioni insoddisfacenti, la nuova edizione di “Caseifici aperti” (la precedente si è tenuta nell’aprile scorso) vuole dunque rafforzare proprio il legame con i consumatori, “favorendo – spiega il presidente del Consorzio di tutela, Giuseppe Alai – una più approfondita conoscenza del Parmigiano Reggiano, delle sue caratteristiche, del territorio cui si lega profondamente, del lavoro degli allevatori, dei caseifici e dei maestri casari”.

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“E’ anche in questo modo – prosegue Alai – che puntiamo a sostenere le vendite dirette da parte dei caseifici, favorite anche dai servizi di acquisto online dei caseifici, riportati nel sito del Consorzio, che oggi ammontano a oltre 300.000 forme”.
Da quest’anno i consumatori hanno anche a disposizione la nuova “APP Visite”, un’audioguida facilmente scaricabile che consente di seguire ogni fase produttiva e di scoprire i segreti dei caseifici artigianali con una visita virtuale o di essere accompagnati passo a passo – oltre che dagli operatori di caseificio – nel caso in cui la visita avvenga realmente.
La nuova edizione di “Caseifici aperti” – iniziativa partita all’indomani del terremoto del maggio 2012 – punta a battere i record dell’aprile scorso, con oltre 16.000 visite registrate e la partecipazione di consumatori provenienti in massima parte da aree diverse dal comprensorio di produzione, compresi i più vicini Paesi esteri (Francia, Svizzera e Austria).
Il 3 e 4 ottobre, “Caseifici aperti” attende i consumatori con un intensissimo e diversificato programma di iniziative: degustazioni e vendite dirette, infatti, saranno affiancate da visite guidate, eventi speciali per adulti e bambini, giochi e sorprese.

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Una quindicina di caseifici di montagna, sempre il 3 e 4 ottobre, troveranno poi una “casa comune” al Consorzio del Parmigiano Reggiano, con un programma che (dalle 15.00 alle 22.00 di sabato e dalle 10 alle 19 di domenica) prevede visite allo storico casellino, degustazioni di Parmigiano Reggiano e due cotture a legna di una forma (sabato alle 17,30 e domenica alle 15,30).
Sul sito web del Consorzio di tutela è presente una sezione (http://www.parmigianoreggiano.it/dove_trova/caseifici_aperti_1/ext/CaseificiAperti/default.aspx) con l’elenco dei caseifici aderenti al progetto “Caseifici aperti”, quotidianamente aggiornata sia sulle strutture interessate che sulle attività proposte in ciascuna. Un comodo sistema di geolocalizzazione, inoltre, permette di trovare la struttura più vicina e più affine alle proprie esigenze.
Così come nelle precedenti edizioni, per rendere ancora più coinvolgente ed emozionante questa edizione di “Caseifici aperti”, tutti i consumatori che visiteranno i caseifici del Parmigiano Reggiano sono invitati a condividere la loro esperienza attraverso l’hashtag #caseificiaperti da utilizzare su tutti i Social Media del Consorzio (Twitter, Facebook, Instagram e Pinterest).

L’ELENCO DEI “CASEIFICI APERTI” SUDDIVISI PER PROVINCIA

Parma:
Consorzio Produttori Latte di Baganzolino (Parma), Il Trionfo di San Secondo, Palazzo di Roccabianca, Saliceto di Mulazzano (Lesignano Bagni), Giansanti al Botteghino di Porporano (Parma), Bertinelli a Strada Pedemontana (Noceto), La Madonnina di Scipione Ponte (Salsomaggiore), Montecoppe di Collecchio, La Medesanese di Medesano, Lanfredini di Contignaco (Salsomaggiore), Latteria Sociale di Beduzzo Inferiore (Corniglio), Casearia Corradi di Noceto, San Ferdinando di Zibello, San Pier Damiani di San Prospero (Parma), Il Battistero di Serravalle Ceno (Varano de’ Melegari), Bassa Parmense di Chiozzola (Sorbolo), Azienda Agricola Iris di Rivalta (Lesignano Bagni), Opere di Latte di Monticelli Terme (Montechiarugolo), San Salvatore di Sanguigna (Colorno), Val D’Enza di Vairo (Palanzano), Agricola Butteri a Scipione Passeri (Salsomaggiore).

Reggio Emilia:
Agricola La Razza di Canali (Reggio Emilia), Latteria Sociale Nuova di Bibbiano, Consorzio Vacche Rosse di Coviolo (Reggio Emilia), Castellazzo di Campagnola Emilia, La Grande di Castelnuovo di Sotto, Il Boiardo di Pratissolo (Scandiano), Il Boiardo a San Maurizio (Reggio Emilia), Latteria di Garfagnolo (Castelnuovo Monti), Villa Curta a San Maurizio (Reggio Emilia), Gruppo Tirelli Fondo Passioncella di Guastalla, Fattoria Marchesini a Praticello (Gattatico), Colline Selvapiana di Canossa.

Modena:
Agricola Moscattini di Formigine, Sociale San Paolo a Campogalliano, Latteria di Campogalliano, 4 Madonne Caseificio dell’Emilia a Lesignana (Modena), Agricola Montorsi a Cittanova (Modena, Santa Rita Bio di Pompeano (Serramazzoni), Rio San Michele di Camatta (Pavullo nel Frignano), San Lucio Montardone di Rocca Santa Maria (Serramazzoni), Santa Lucia di Sestola, Casearia del Frignano (Pavullo nel Frignano), Casearia di Savoniero & Susano a Savoniero (Palagano).

Mantova:
Latteria Vò Grande di Pegognaga, Begozzo di Palidano.

Bologna:
Canevaccia di Pratorotondo (Gaggio Montano), Pieve Roffeno di Castel d’Aiano, Zootecnica Bazzanese a Bazzano (Valsamoggia), Fior di Latte a Gaggio Montano.