I volti di Matilde e reperti archeologici in mostra a Carpineti

MatildeSabato 29 agosto, a Carpineti nell’ambito della Fiera di San Vitale, alle 16.30, presso Casa Cortina a Carpineti (in piazza Matilde di Canossa, 8), Danilo Cortini inaugura la mostra I cento volti di Matilde. L’esposizione si pone come “ideale” continuazione (seppure con un piccolo contributo) della ricerca compiuta alla fine degli anni ’90 dal prof. Paolo Golinelli che aveva come titolo “I mille volti di Matilde” (che è diventata un volume ormai introvabile). Raccoglie circa 60 opere di artisti (pittori, scultori, disegnatori ormai di riconosciuta fama) che hanno amato e studiato la grande Contessa e la sua storia e ne hanno rappresentato in più occasioni il volto e la vita: si tratta di grandi tavole (come quelle di Corrado Tiradini) o di studi preziosi (come gli acquerelli di Davide Benati), bozzetti o calchi di grandi sculture (Giuffredi, Martani, Picciati) ritratti già diventati famosi (i volti di Bruno Chersicla), piccole gallerie che si rifanno a “fonti classiche” (la serie di acquerelli di Rina Ferri) oppure volti di taglio modernissimo (come quelli disegnati da Sonia Possentini, da Omar Galliani o da Nani Tedeschi).

Lungo la mostra un itinerario di pannelli raccontano la biografia di Matilde di Canossa scandita e accompagnata dalla “iconografia classica” della Contessa, le immagini storiche (le miniature di Donizone, il quadro di Farinati o quello di Biagio Felceri o il dipinto attribuito al Parmigianino), ma con una particolare attenzione ai “volti reggiani di Matilde” forse meno noti: i bronzi di Giovanni Simonini, la scultura di Carmela Adani, l’affresco di Guastalla, il codice della Biblioteca Panizzi. La mostra rimane aperta fino al 31 Ottobre a palazzo di Cortina e in altri ambienti che si affacciano su piazza Matilde.

Mostra e catalogo a cura di Clementina Santi e Sandro Parmiggiani (quest’ultimo autore di un saggio critico).

Sempre nell’ambito della Fiera di san Vitale, domenica 30 agosto, alle 10.30 presso la Pieve di San Vitale, inaugura il nuovo punto espositivo permanente che raccoglie e mette in mostra alcuni tra i più significativi reperti archeologici rinvenuti durante le campagne di restauro eseguite negli ultimi anni. I pezzi sono posti entro una sacrestia laterale superstite dell’edificio religioso e allestiti entro una struttura in acciaio che fornisce un’esperienza museografica di forte impatto emozionale. L’esito è un piccolo museo lapideo che, superando la sua fondamentale funzione didattica, si pone come potenziale fulcro per la valorizzazione dell’intero complesso.