I miei due mesi nella Casa della Carità di Laç Vau-Dejes

Rossella Veronesi, originaria di Castelnovo Monti, è rientrata in diocesi dopo un’esperienza di 2 mesi presso la Casa della Carità di Laç Vau-Dejes, in Albania. Pubblichiamo la sua testimonianza.

Ho 24 anni e sto facendo “la leva” nelle Case della Carità: è un periodo di 6 mesi/1 anno a servizio, 24 ore al giorno, nelle Case della Carità, un periodo donato alle Case e al Signore. In questo periodo ho accettato l’offerta della mia responsabile di passare 2 mesi in Albania. Anche lì la Casa ha lo stesso ritmo dell’Italia: si servono gli ospiti e si prova a far famiglia con le suore e con i visitatori e volontari. Ma quella di Laç è unica perché… è albanese, con radici albanesi, e me ne sono accorta subito: a cominciare dalla lingua per me sconosciuta! Nonostante le lezioni fatte prima della partenza, riuscivo ad intuire solo qualcosa di quel che si diceva e forse è stato meglio così. Ho imparato a far silenzio, a lasciar parlare gli altri e ascoltare, anche se non capivo, svuotandomi di me stessa per entrare pian piano nella loro realtà. Sicuramente, nel rapporto con gli ospiti della casa, tante parole, ringraziamenti e anche fatiche sono rimaste inespresse, ma questo non ha impedito né a me né a loro di comunicare tanto. Anche suor Rita e suor Grazia, là da quasi tre anni, mi hanno aiutato a entrare nei ritmi e nei riti della Casa e sono state un grande aiuto e sostegno.

Leggi tutta la testimonianza di Rossella su La Libertà dell’8 agosto

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