Vino, meno burocrazia e più tutela!

“Per arrivare dalla vigna ad una bottiglia di vino, occorrono più di 70 pratiche burocratiche da presentare a oltre 20 diversi soggetti istituzionali per un mole di tempo che impegna il vitivinicoltore in media 100 giornate all’anno.” Cosi commenta il Direttore di Coldiretti Reggio Emilia Assuero Zampini che, in vista della prossima vendemmia, ha partecipato a Firenze ad un incontro interregionale promosso da Coldiretti (Marche, Toscana, Umbria) sul  problema della burocrazia che sottrae ai produttori tempo e risorse per adempiere ad una serie di pratiche che si ripetono e si moltiplicano quasi all’infinito per presentare ad enti diversi una mole di documentazione quasi sempre uguale a se stessa.

Burocrazia

Per ridurre l’impatto burocratico, Coldiretti ha presentato una serie di proposte confluite nel Testo Unico in discussione in Parlamento che vanno dall’adozione di un sistema informatico unico alla razionalizzazione delle attività di controllo nei vigneti e nelle cantine, dalla revisione del sistema ci certificazione e controllo, con l’introduzione dell’analisi dei rischi, alla revisione ed al coordinamento del sistema sanzionatorio, oltre alla creazione di uno sportello unico per l’export del vino.

“Ben vengano i controlli a favore delle imprese agricole che, come noi, s’impegnano quotidianamente per produrre prodotto di qualità e rigorosamente locale – commenta Andrea Paterlini titolare di un’azienda agricola vitivinicola a San Martino in Rio – Ogni giorno entrano nel nostro paese ettolitri di prodotto straniero di cui misteriosamente si perdono le tracce. Per scoraggiare le frodi e valorizzare il nostro lavoro dobbiamo sostenere e incentivare la trasparenza e la serietà nei confronti di episodi e soggetti che causano un grave danno economico e di immagine al settore vitivinicolo”.

La comunicazione tempestiva e mirata inoltre riveste un ruolo fondamentale poichè permette alle aziende agricole di essere sempre aggiornate ed ottenere cosi gli strumenti necessari per operare correttamente. “In un momento in cui gli adempimenti del settore vitivinicolo sono in continuo mutamento è bene sottolineare l’utilità e l’efficienza del CAA che ci permette di avere notizie in tempo reale – commenta Chiara Fantesini, giovane imprenditrice di Bibbiano – Attraverso la news letter quindicinale e le comunicazioni periodiche si costituisce un servizio efficace che comporta una semplificazione notevole per le piccole-medio imprese”.

Chi produce vino deve tener presente più di  mille norme per un totale di oltre 4.000 pagine tra leggi, decreti, direttive, regolamenti, circolari, delibere nazionali e regionali. Una situazione insostenibile per un settore che in Emilia Romagna su 50 mila ettari di terreno produce 6,3 milioni di ettolitri di vino per un valore di 342 milioni di euro

“Le nostre proposte per il testo Unico – conclude Vito Amendolara vice delegato confederale di Coldiretti – possono eliminare almeno 40 tra adempimenti e registri con una riduzione del 50% del tempo dedicato alle scartoffie, oltre che un risparmio di costi attualmente a carico delle imprese e della pubblica amministrazione. Tutto questo senza compromettere l’efficacia delle attività di controllo che, anzi, in molte situazioni può aumentare, dando maggiori garanzie anche al consumatore.”