Ezio Bosso in concerto a Gualtieri

Giovedì 30 luglio alle 21.30 a Gualtieri si conclude il percorso di tre serate per strumento solo nate sotto la direzione artistica musicale di Ezio Bosso, straordinario musicista e compositore contemporaneo, dal 2012 cittadino onorario di Gualtieri e amico del teatro dal suo nascere. Ezio Bosso ritorna al Teatro Sociale anche quest’anno per presentare in anteprima la sua nuova sonata per pianoforte, 12 Stanze / 12 Rooms.

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“Si dice che la vita sia composta da 12 stanze. 12 stanze in cui lasceremo qualcosa di noi che ci ricorderanno. 12 le stanze che ricorderemo quando saremo arrivati all’ultima. Nessuno può ricordare la prima stanza dove è stato, ma pare che succeda nell’ultima. Stanza, significa fermarsi, ma significa anche affermarsi. “La libertà che riprende stanza” è un modo dire. Quando abbiamo trovato finalmente un posto dove fermarci abbiamo inventato le stanze. E gli abbiamo dato nomi, numeri e significati. La stanza dei giochi. La stanza della musica. le stanze della memoria. Sono infinite le stanze. Ma non ci pensiamo mai. Sono così comuni nella nostra vita che le releghiamo ad essere vane chiamandole vani. Poi ci sono le stanze con un carattere. Le stanze della gioia o del dolore. E stanze in cui rifugiarsi e quelle in cui recludersi. Per ogni stanza che percorriamo apriremo una porta che ci porterà dentro e fuori da esse. Le stanze sono vuote o piene e siamo noi a deciderlo. Come se le nutrissimo” così descrive le sue stanze Ezio Bosso e prosegue:

“La mia mi ha insegnato che Chopin scrisse i suoi Preludi dopo che avevano bruciato la sua stanza a Mallorca, che Cage compose stanze, che Bach fu il primo compositore ufficiale di stanze. Lo sapevate che le canzoni prima si chiamavano stanze? Si, perché la stanza è anche una poesia. E poi che Orfeo entrò nelle stanze internali per fare il patto, che Rachmaninov si chiuse in una stanza e ne uscì suonando un brano di Sgambati e altro ancora. E poi ho imparato a inventare stanze da percorrere e mi ha dato la possibilità di scrivere queste 12 stanze nascoste, di costruirle. Mi ha fatto diventare oltre a compositore meteorologo, compositore pneumologo anche un Compositore carpentiere”.

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Ezio Bosso

 

Da anni considerato uno dei compositori e musicisti più influenti della sua generazione, Ezio Bosso ha cominciato a studiare la musica fin dalla prima infanzia. Il suo stile cellulare e la sua ricerca sinestetica, il suo approfondito lavoro sugli strumenti ad arco e la agogica, così come il suo avvicinarsi a diversi linguaggi musicali, e la sua ricerca sul concetto di musica empatica sono riconosciuti da pubblico e critica in tutto il mondo. Sia come solista, che come direttore o in formazioni da camera si è esibito nelle più importanti stagioni concertistiche internazionali; come Royal Festival Hall, Southbank Center London, Sydney Opera House, Palacio de las Bellas Artes di Mexico city, Teatro Colon di Buenos Aires, Carnegie Hall NYC, Teatro Regio di Torino, Houston Symphony, Auditorium Parco della Musica Roma. Vincitore di importanti riconoscimenti, come il Green Room Award in Australia (unico non australiano a vincerlo) o il Syracuse NY Award in America, la sua musica viene richiesta nella danza dai più importanti coreografi come Christopher Wheeldon, Edwaard Lliang o Rafael Bonchela, nel teatro da registi come James Thierrèe e nel cinema ha collaborato con registi di fama internazionale tra cui Gabriele Salvatores. Per Salvatores ha composto la famosa e innovativa colonna sonora per quartetto d’archi del film “Io non ho paura”. Vive a Londra, dove è stato direttore stabile e artistico dell’unica orchestra d’archi di grande numero inglese: The London Strings. Dal 2013 su suggerimento di Gidon Kremer, Il famoso Violoncellista Mario Brunello gli scrive chiedendo di incontrarlo. Da questa casualità è nata una intensa collaborazione in duo pianoforte e violoncello e una profonda amicizia. Nel 2014 ha debuttato con la sua Fantasia per Violino e Orchestra alla testa di London Symphony Orchestra con Sergey Krylov al violino solista. Dal loro incontro è nata una collaborazione continuativa che li vedrà impegnati anche in duo e in trio per le prossime stagioni. Nel 2015 The Arts News Paper e Penelope Curtis – il direttore di Tate Britain – hanno definito il suo concerto alla Ikon Gallery all’interno dell’opera 3 Drawing Rooms del suo amico fraterno David tremlett l’evento artistico dell’anno del Regno Unito.Sempre nel 2015, Ezio è stato scelto dall’Università Alma Mater di Bologna – la più antica università del mondo occidentale – per comporre e dirigere una composizione dedicata alla Magna Charta dell’Università che contiene il primo inno ufficiale di questa importante istituzione mondiale.

Le prenotazioni per il concerto sono esaurite da tempo. Il concerto non si svolgerà dunque negli spazi del Teatro Sociale ma verrà ospitato in Piazza Bentivoglio che per l’occasione sarà chiusa al transito automobilistico. Ingresso ufficiale dai portici di Palazzo Bentivoglio dove sarà allestita la biglietteria. Per informazioni 329-1356183 (lun-ven, 18-20).