Cannabis legale? Così lo Stato dà le spalle alla nostra salute

Se ben 218 parlamentari italiani (profumatamente stipendiati) hanno firmato per la legalizzazione della cannabis in Italia si capisce perché le politiche familiari, giovanili e della scuola fanno così fatica a realizzarsi.
Sembra che non sia neppure la questione proibizionismo sì/proibizionismo no, ma proprio l’uso ‘ricreativo’. è incredibile. I danni del cannabinolo sono accertati e documentati. Sul cervello in formazione dei giovani (fino ai 20 anni) è ancor più pericoloso.
Per i 218 parlamentari il processo ormai è inevitabile e il momento per portarlo a termine è ‘adesso’. Le firme arrivano un po’ da tutti gli schieramenti politici: Pd, M5s, Sel, Misto ma anche Fi e Sc. Nessuno al momento dalle file della Lega, Fratelli d’Italia-An, Area popolare di Maurizio Lupi e Ncd. Con la scusa che anche la Direzione nazionale antimafia sostiene il fallimento dell’azione repressiva sul contrasto alla diffusione dei derivati dalla cannabis si vuole far passare l’uso di Stato di una droga.

Leggi tutto l’articolo di Gabriele Soliani su La Libertà del 25 luglio 

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