“Il Concerto” per i 100 anni di AFS Intercultura

“Incontri che cambiano il mondo”: con queste parole l’associazione AFS Intercultura celebra i 100 anni dalla propria nascita domenica 21 giugno alle ore 21.30 ai Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia con un grande evento musicale. “Il Concerto”, organizzato in collaborazione con Comune di Reggio Emilia e Centro Interculturale Mondinsieme, rientra nel programma di Restate 2015.

Così, nell’anno che ricorda i cento anni della prima guerra mondiale, si conferma la modernità e validità di un progetto nato dal teatro drammatico della Grande Guerra: AFS Intercultura, nata proprio sul fronte franco-tedesco nel 1915, ha lanciato non solo un messaggio di pace, ma uno sguardo al futuro attraverso esperienze che uniscono i popoli nel mondo.

Domenica Reggio diventerà una piccola capitale della memoria grazie a un concerto interculturale, con la presenza di tre gruppi che, attraverso la musica, ci porteranno alla scoperta delle loro tradizioni culturali o di quelle dei paesi vicini.

Ascolteremo di mondi lontani, attraverso le performance del gruppo della Guinea Anyewa Mandè e quelle del gruppo filippino Bahaghari; e di mondi vicini, attraverso le melodie mediterranee degli Zambra Mora, gruppo modenese che dal 2003 porta avanti con successo il proprio progetto musicale che abbraccia dalla musica spagnola a quella medio orientale, fino a quella zingara e balcanica.

“L’idea di questo concerto nasce dal desiderio di rappresentare lo spirito interculturale che contraddistingue l’associazione e di raccontare lo stesso spirito di accoglienza e condivisione che la città di Reggio Emilia ha verso i suoi cittadini, qualunque sia il proprio paese d’origine – dice  Chiara Notari, Presidente del Centro locale di Reggio Emilia – Proprio per questo motivo abbiamo chiesto a questi gruppi musicali di partecipare a uno spettacolo collettivo in cui ciascuno possa parlare dell’altro e di sé. Noi volontari di Intercultura vogliamo celebrare i 100 anni dalla nascita di AFS, sperando di incoraggiare i giovani a superare le frontiere che tutti ci portiamo dentro”.

A fine giugno partiranno da Reggio verso il mondo 19 studenti delle scuole superiori reggiane: Lisa Caleri, Mattia Ferrari, Beatrice Pattacini, Federico Nasi (Stati Uniti); Nahed Lajmi (Costarica); Olivia Melloni, Arianna Fratagnoli (Finlandia); Letizia Predieri (Cile); Francesca Zanni (Belgio); Giorgia Leone (Paraguay); Giacomo Melli (Bolivia); Veronica Davoli (Nuova Zelanda); Anthea Ferrara (Thailandia); Jennifer Storchi, Francesco Moscatelli (Australia); Sara Augugliaro, Alessandro Sola (Irlanda); Chiara Guidetti (Spagna), Virginia Sacchetti (Canada).

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Serena accolta dalla famiglia cilena all’aeroporto

 

Nello stesso periodo, sette famiglie reggiane hanno deciso di aprire la propria casa per ospitare sette giovani provenienti dai più diversi paesi esteri, dal Sud America all’Estremo Oriente. A fine giugno ripartono i giovani ospiti nell’appena trascorso anno scolastico a Reggio e provincia: Lisa Knospe (Germania), presso la fam. Ferrari; Sofia Martinez Ocejo (Messico), presso la famiglia Predieri

Atheta Siriprachai (Thailandia) presso la famiglia Albicini; Jiayu Yue (Cina) presso la famiglia Fava; Valeria Aguirre Pisello (Cile) presso la famiglia Dazzi; Ipek Inal (Turchia) presso la famiglia Dolci.

Nel 2015 Intercultura celebra i 100 anni di AFS, l’organizzazione internazionale di cui è rappresentante in Italia. L’American Field Service (oggi AFS Intercultural Programs) fu fondata in Francia durante la Prima Guerra Mondiale per fornire un servizio di trasporto ai feriti e dopo la seconda guerra mondiale si trasformò nella più grande rete mondiale dedicata agli scambi scolastici internazionali.

AFS Intercultura promuove e organizza scambi ed esperienze interculturali, inviando ogni anno oltre 1800 ragazzi delle scuole superiorin italiane a vivere e studiare all’estero ed accogliendo nel nostro paese altrettanti giovani di ogni nazione.

Il volontariato, lo spirito di solidarietà internazionale, il coraggio della gioventù e il valore del dialogo interculturale rappresentano, a 100 anni di distanza, la preziosa eredità degli ambulanzieri, portata avanti oggi dai volontari di Intercultura, che con il concerto del 21 giugno sperano di incoraggiare giovani, e non, a superare le frontiere che tutti ci portiamo dentro.

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