Il Piave mormorava, canti e suoni dalla Grande Guerra

Nuovo appuntamento della rassegna Soli Deo Gloria sabato 13 giugno alle 21 presso la chiesa parrocchiale di Sant’Eulalia a Sant’Ilario d’Enza.

Il concerto della serata è  “Il Piave mormorava, canti e suoni dalla Grande Guerra” con l’esibizione del Coro Mavarta, Silvia Perucchetti direttore; de Il Paese che cantaSara Sistici direttore; della Coffee BandFabio Codeluppi direttore.
In collaborazione con Corpo Filarmonico di S. Ilario, Centro Studi Musica e Grande Guerra, Parrocchia di Sant’Eulalia.

Programma concerto

Coro MavartaIl repertorio del Coro Mavarta, costituitosi nel 1996, spazia dalla polifonia sacra (dal ‘500 di Palestrina al ‘900 di Perosi e Bonicelli), a Bach, Mozart, Rossini e Bartolucci, a spirituals e gospels, repertorio  particolarmente amato dal Coro grazie anche all’estroso accompagnamento di pianisti jazz quali Alessandro Maruccia, Roberto Esposito e
Leonardo Caligiuri.
Il Coro Mavarta collabora assiduamente con il Quintetto a fiati dell’Orchestra dell’Università di Parma, il Coro di Voci bianche della Scuola Media “L. da Vinci” di S. Ilario (diretto da Sara Sistici), il Coro Jubilate di Parma (diretto da Maria Antonietta D’Aquila) e il coro Vocinsieme di Praticello (diretto da Corrado Pessina e Ilaria Cavalca). Coro-Mavarta
Fra le recenti occasioni concertistiche e liturgiche di maggior prestigio spiccano la partecipazione alla rassegna Soli Deo Gloria di Reggio Emilia (2010 e 2014), collaborazioni con i Maestri del Lavoro (dicembre 2013), l’inaugurazione della nuova sede della Croce Bianca di S. Ilario (2011) e concerti con il Coro della Basilica della Steccata (Parma).
Ripetute sono le collaborazioni con Coro et Laboro di Castelnovo di Sotto, Corale Savani di Carpi, Coro Vocinsieme e Corale Il Bosco di Cadelbosco Sopra al fine di organizzare la rassegna corale itinerante Di coro in coro (2012-2013), destinata alla raccolta di fondi da devolvere alle associazioni musicali terremotate di Carpi.
Nel 2011 si segnala la partecipazione del Coro Mavarta al grande concerto Canto d’Italia, organizzato in onore dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità nazionale insieme all’Orchestra d’archi del Corpo Filarmonico, al Paese che Canta e alla Coffee Band, concerto nel quale il Coro ha eseguito celebri cori e inni di Giuseppe Verdi (fra cui l’inedito
“Suona la tromba, ondeggiano le insegne” su testo di Mameli).
Nei primi anni di attività, sotto la direzione di Silvia Felisetti, il Coro affronta diversi repertori e generi musicali collaborando con artisti quali Davide Burani e il Quintetto Cammerton. Dal 2000 al 2002 il Coro Mavarta ha fatto parte del Coro Jubileum, vasto ensemble composto da quattro compagini corali della provincia reggiana e diretto da Stefano Giaroli, per la realizzazione del Gloria di Vivaldi, del Messiah di Händel e del Magnificat di Bach. Dal 2007 è diretto da Silvia Perucchetti.

Coro Mavarta
Eleonora Bartoli, Nicole Bartoli, Sandra Bugolotti, Ilaria Carpi,
Magda Franceschetti, Miria Mancin, Orietta Morelli soprani
Marta Biserni, Katja Brill, Maria Mainini, Laura Zambianchi contralti
Evans Atta Asamoah, Federico Bigi, Michele Feola tenori
Gianfausto Bartoli, Giulio Bocchi, Nicola Carpi,
Fausto Davoli, Mario Donati, Mauro Farri bassi

Coffee Band. La originaria composizione bandistica del gruppo si è nel tempo trasformata e con la presenza di chitarra e basso elettrico, ora si è molto avvicinata a quella di una vera e propria “big band”. Per questo motivo la scelta dei brani si è progressivamente allontanata dal repertorio tradizionale di marce, mazurke e valzer per rivolgersi al grande repertorio americano e sudamericano del ‘900 di cui G. Miller, A. Piazzolla, L. Bernstein sono i massimi esponenti.Grazie poi alla collaborazione con un eccellente tromba solista, quale il m° Andrea Giuffredi, il repertorio si è ulteriormente arricchito degli straordinari temi tratti dalle colonne sonore di E. Morricone ed altri brani virtuosistici che hanno permesso all’Ensemble strumentale di mettere in mostra la propria maturazione e il proprio talento. Coffee-BandUna ventina di strumentisti scatenati, musiche di ogni tempo, razza e colore, arrangiamenti geniali…una rimescolatina ed ecco servita la Coffee Band. Se esiste una linea di confine tra dilettantismo e professionismo, la Coffee Band si colloca proprio, su quella linea, Del dilettantismo si conserva lo spirito e il desiderio di divertirsi, del professionismo una crescente capacità di distinguere…. le semiminime dalle crome, i mezzo forte dai fortissimo, i 3/4 dai 3/8. Scherzi a parte, alcuni di noi non si dedicano solo alla musica mentre altri non fanno che suonare dalla mattina alla sera; tutti però, adorano la buona musica e la buona tavola. Grazie all’impegno dell’Associazione Corpo Filarmonico di S. Ilario, che in collaborazione con l’Amministrazione Comunale porta avanti svariate iniziative e grazie all’integrazione di alcuni professionisti, è nata quindi dalle ceneri del vecchio Corpo bandistico locale la Coffee Band che già dalle prime esibizioni ha colpito per la freschezza del repertorio e la contagiante allegria che emana da tutti gli strumenti, clarinetti, sassofoni, trombe, tromboni, chitarra, basso, percussioni, batteria tutti pronti a seguire il sapiente gesto del direttore e arrangiatore Fabio Codeluppi. Collaborano come solisti, tra gli altri, Andrea Giuffredi e Claudio Cavallini e all’interno della Band si esibiscono come solisti di canto Rolando Davoli e Cecilia Bosio.”

Il Paese che canta. Il gruppo Il Paese che Canta è nato nella primavera del 1994 come conseguenza del lavoro svolto in quattro anni dal Gruppo di ricerca sul canto e tradizioni popolari a Sant’Ilario d’Enza (RE). Nel 1997 il gruppo si è costituito in Associazione Culturale in possesso di nulla osta ministeriale per agibilità Teatrale. L’obiettivo del gruppo è quello di fare trascorrere un po’ di serenità a coloro che vanno ad ascoltarlo e che, con il canto e la musica, riscoprono qualcosa che appartiene a loro: può essere il ricordo di quando erano giovani, un
momento particolare della loro vita, un periodo felice trascorso. I canti popolari sono di proprietà comune e cantare in coro, cantare insieme ad altri non vuol dire soffocare la propria voce, bensì valorizzarla, renderla più forte affinché anche gli altri si emozionino, come succede a tante persone che ascoltano queste melodie. Le attività che propongono sono
le seguenti:
– ricerca e documentazione della cultura popolare con conseguente
organizzazione del materiale ritrovato in archivi cartacei e informatici;
– elaborazione delle musiche e dei testi da parte di artisti qualificati per la Paese-che-canta_2-2011
creazione di opere musicali e pittoriche:
– creazione di Santinfesta, tre occasioni fisse annuali relative ai giorni
dedicati a S. Antonio abate (17 gennaio), S. Giovanni Battista (23 giugno)
e S. Rocco (16 agosto), in cui il Gruppo con la collaborazione del
Comune di S. Ilario, si prefigge di mettere a disposizione della
cittadinanza il lavoro di approfondimento svolto sui temi della cultura
contadina;
– produzione di libri, musicassette e CD: nel giugno del 1998 è uscito il
volume Sei bella sei splendida a cura dell’Assessorato alla Cultura del
Comune di Sant’Ilario e con l’aiuto dell’insegnante di musica Sara Sistici,
il gruppo ha inciso la prima audiocassetta, che porta lo stesso titolo e
contenente sedici degli oltre duecento canti ritrovati.
Negli anni successivi sono usciti altri volumi sempre di cultura popolare che vengono elencati in calce. Nel 2000 è uscita una seconda incisione intitolata “Un sentiero di canti” con altre sedici canzoni. Nel 2003 è stato inciso oltre alla musicassetta anche un CD con canti di lotta, di lavoro e di emigrazione dal titolo “Testimoni della Storia”.
Dal 2002 organizza, presso il Teatro Forum di Sant’Ilario d’Enza, in collaborazione con Telereggio l’Eurino d’Oro (Le canzoni dei nonni cantate dai bimbi). Si tratta di insegnare a 12 bimbi ogni anno, le canzoni degli anni ’30-’40-’50 e di presentarle al pubblico cantate da loro durante una serata che viene organizzata nel mese di Aprile. Il ricavato di questa manifestazione va in beneficenza per il progetto di solidarietà suggerito dalle Associazione di volontariato del Comune.