180 mila firme contro il gender

Maertedì 5 maggio il Movimento per la vita ha consegnato al presidente Mattarella oltre 180mila firme a sostegno della petizione “sull’educazione affettiva e sessuale nelle scuole” .

Gian Luigi Gigli, presidente del Movimento per la vita (promotore dell’iniziativa insieme ad Age, Agesc, ProVita e Giuristi per la vita) ha dichiarato:

Il Movimento per la vita è particolarmente sensibile al tema della penetrazione dell’ideologia del gender, vedendo in essa – come Papa Francesco – un’autentica opera di subdola colonizzazione culturale portata avanti anche da organismi pubblici quali l’Unar. Una logica che ritroviamo anche in iniziative legislative come la cosiddetta legge “anti-omofobia” e quella sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso. Siamo convinti che l’ideologia del gender attenta alle radici stesse della vita e incoraggia forme di generazione distruttive dell’embrione, portatrici di mentalità schiavistica con l’utero in affitto e soprattutto dannose per i bambini che comunque verranno alla luce.
Per questo siamo impegnati – continua Gigli – a promuovere ogni opportuna azione per contrastare il diffondersi di questa ideologia. E il modo migliore per farlo è allertare le famiglie, affinché si oppongano al tentativo di indottrinare i loro figli dietro il paravento della lotta al bullismo o alla violenza di genere. Si tratta di non autorizzare i propri figli a partecipare alle iniziative promosse dalla associazioni LGBT e di opporsi nei consigli di istituto a che siano realizzate operazioni pseudoculturali a senso unico. I nostri movimenti locali, i nostri Cav e tutti i nostri soci saranno impegnati in questa operazione culturale e identitaria senza mai sconfinare nell’aggressività, anche solo verbale, senza mai manifestare disprezzo o prevenzione alcuna per le persone. Occorrono toni fermi, ma pacati e sempre rispettosi della dignità degli omosessuali e delle altre persone convinte di trovare una loro presunta realizzazione in scelte che noi non condividiamo.
Questo è lo stile – conclude Gigli – del Movimento in tutte le situazioni, e con questo stile vogliamo anche impegnarci contro ostacolare l’opera di indottrinamento portata avanti dagli attivisti del gender”.

gianluigi gigli
Gian Luigi Gigli