Bergogno, un borgo e i suoi presepi

 “È davvero tutto un presepe nel presepe” ha detto un visitatore ma è tutto il vecchio borgo che esprime pienamente l’atmosfera festosa e serena che si respira in paese. Nei suoi angoli più suggestivi sono ricostruite le scene tipiche dei misteri del Natale e questi presepi regalano ai visitatori l’emozione di confondersi con i personaggi e di sospendersi nel tempo.

Gli abitanti di Bergogno si sono superati per i loro presepi e sono in fermento e pronti ad accogliere nel loro borgo medievale quanti dal 7 dicembre al 6 gennaio vi si recheranno per visitare questi scorci da favola dove sono inseriti i presepi. In ogni angolo in ogni aia o cortile o portico o intercapedine c’è una scena.

E tutto inserito in questo borgo medievale che coi suoi scorci antichi saggiamente restaurati e anche in quelli che sono rimasti come una volta e nei vari autentici contesti mai toccati da mano profana. L’aia di Giovanni Barbieri poi è un autentco scrigno per non parlare della vecchia cucina di Romano Margini dove i travi anneriti dal fumo, il camino, il pavimento di piastre fanno rivivere i tempi andati e il presepe un’ atmosfera magica.

Se poi ci mettiamo un’area ricca di tesori naturalistici e di suggestive testimonianze storiche si può dire che il quadro è completo. Per completare l’opera nell’antico oratorio (del 1632) fa bella mostra di se un scena del presepista di Gazzano Antonio Pigozzi. Per tutto questo val bene una visita a Bergogno una visita da non dimenticare.

Domenico Amidati

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