I bimbi, Sant’Alberto e le suore del Carmelo

Quest’anno ricorre l’ottavo centenario della nascita al cielo di sant’Alberto di Gerusalemme, un santo che ha lottato per la pace e il dialogo, dall’Italia fino alla Terra Santa.

La Scuola paritaria dell’infanzia«Sant’Alberto» di Gualtieri – spiega Katia Giordani – ha elaborato un progetto didattico in cui i bambini sono stati invitati a seguire l’impegno del santo per la convivenza pacifica ed il rispetto del prossimo. Questo progetto ha avuto l’obiettivo di far conoscere i tempi e le modalità di vita a scuola ma specialmente si è cercato di trasmettere ai bambini e alle bambine l’importanza di vivere gli uni accanto agli altri limitando il litigio e favorendo il sorriso.

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Il percorso, presentato anche ‘pubblicamente’ alla comunità Gualtierese la mattina dell’1 novembre, festa di Tutti i Santi, ha avuto inoltre una ‘tappa’ inaspettata: dopo aver scritto un’e-mail al convento carmelitano ad Haifa, sul monte Carmelo, per chiedere cosa significhi seguire le regole di sant’Alberto, è arrivata pochi giorni più tardi la risposta di una delle religiose.


 

Ecco lo scambio epistolare avvenuto:

“CARI FRATELLI E SORELLE
SIAMO I BAMBINI DELLA SCUOLA MATERNA S.ALBERTO DI GUALTIERI, UN PAESE MOLTO MOLTO LONTANO DAL VOSTRO CHE SI TROVA ITALIA.
IN QUESTI GIORNI STIAMO CONOSCENDO LA STORIA DI S.ALBERTO DI GERUSALEMME.
CHE HA DATO DELLE REGOLE AI PRIMI CARMELITANI SUL MONTE CARMELO.
ANCHE NOI BAMBINI ABBIAMO DELLE REGOLE MA NON SEMPRE LE SEGUIAMO.
VOLEVAMO CHIEDERVI SEGUITE ANCORA LE REGOLE CHE VI HA DATO S.ALBERTO TANTI ANNI FA?
SONO FACILI DA METTERE IN PRATICA?
FATE FATICA A SEGUIRLE TUTTI I GIORNI?
CI POTETE DARE QUALCHE CONSIGLIO SU COME RISPETTARE BENE LE REGOLE DELLA NOSTRA SCUOLA?
GRAZIE PER LE VOSTRE RISPOSTE.
– I BAMBINI DI GUALTIERI – (REGGIO EMILIA ,  ITALY)”

“Cari bambini e bambine, siamo state lietamente sorprese nel ricevere il vostro messaggio e ben volentieri vi rispondiamo. Noi abitiamo nella città di Haifa ed esattamente sul Monte Carmelo. Dalla nostra grande terrazza , dove possiamo godere della vista del mare, possiamo scorgere facilmente la cittadina di S. Giovanni d’Acri, dove visse S. Alberto, e in lontananza a 4 km da noi possiamo indovinare la vallata, nella quale vivevano gli eremiti, ai quali il Patriarca di Gerusalemme  scrisse una lettera, che è ancora considerata oggi come la Regola di vita per tutto l’ordine del Carmelo, che è diffuso in tutto il mondo.

Proprio in questo mese abbiamo avuto delle belle celebrazioni in suo onore, perché il 14 settembre era l’ottavo centenario della sua morte. Una bella Messa è stata celebrata nel luogo in cui vivevano gli eremiti, anche se ora ci sono soltanto le fondamenta di quella che fu la loro Chiesa.

Voi vi domandate se è facile seguire quella Regola. Vi rispondiamo di sì, perché noi abbiamo ricevuto da Gesù la chiamata a vivere in quella particolare forma di vita. Siamo una comunità, come quella che voi formate nella vostra scuola, e le regole ci servono per organizzare la vita in un determinato modo. Anche voi arrivate a scuola e poi le insegnanti  organizzano quello che si deve fare. Così S. Alberto disse di riunirsi a pregare assieme in determinate ore, a lavorare in silenzio, a riunirsi per il pranzo, quello pure in silenzio, mentre un frate legge per tutti un po’ della Bibbia.

Il più importante è l’insegnamento a vivere obbedendo a Gesù Cristo e al priore, che i fratelli devono eleggere.  Così voi avete le vostre insegnanti e come noi è bene di ascoltare e fare quello che vi dicono. Le piccole regole ci servono perché  tutte le cose si facciano bene, senza recare disturbo agli altri e così vivere bene , per far piacere al Signore. Nella nostra brevissima regola si raccomanda di ascoltare la Parola di Dio e di vegliare in preghiera. Siamo convinte che anche voi avete qualche momento per pregare assieme, così ricordatevi anche di noi e di tanti bambini che nelle nostre regioni, in questo periodo, non possono frequentare la scuola a causa della guerra. Chissà che voi riusciate a ottenere dal Signore che tutti questi bambini possano ritrovare una vita tranquilla come quella che potete vivere voi.

Vi auguriamo di far felici le vostre insegnanti e i vostri genitori, compresi i nonni, e così anche Gesù sarà contento e diventerete grandi e ben formati e educati. Noi preghiamo per voi, con tanto affetto.  Le vostre sorelle carmelitane del Monte Carmelo

Un caro saluto alle insegnanti. Sr. M. Giuseppina”

 



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