Imprenditori stranieri: a Reggio +20% in cinque anni

imprenditore-immigratoMentre la costante diminuzione del numero degli imprenditori italiani genera una flessione complessiva del numero delle persone con cariche amministrative iscritte al Registro imprese della Camera di Commercio, gli imprenditori stranieri continuano a crescere. A sostenere questo flusso non sono tanto quelli di nazionalità comunitaria, ma principalmente quelli nati in un Paese extraUE.
In poco più di cinque anni – secondo l’analisi dell‘Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia – le persone con cariche amministrative di provenienza extracomunitaria hanno registrato un incremento del 19,8%, passando dai 6.600 del 2009 ai 7.910 di giugno 2014, mentre quelle dai provenienti da Paesi comunitari sono cresciuti del 7,7% (da 1.374 a 1.476) e quelle italiane sono diminuite del 6,2%, passando da 91.718 a 86.002. Considerando il maggior peso di queste ultime, quindi, i primi sei mesi del 2014 hanno chiuso con una flessione complessiva degli iscritti che si è attestata al 4,4% (da 99.910 a 95.530).
Un Registro Imprese multietnico che, se nel 2009 contava 93 nazionalità differenti, attualmente ha raggiunto le 113 etnie. Nelle prime dieci posizioni della graduatoria per numero di iscritti si concentra oltre l’80% del totale delle provenienze extracomunitarie, corrispondente a 6.348 persone. 
Da sempre al primo posto, restano saldi in vetta i cinesi, che negli ultimi cinque anni sono passati da 1.212 (nel 2009) a 1.502 (giugno 2014), con un incremento del 23,9%. La lavorazione nell’ambito del sistema moda resta la principale attività, nonostante si sia registrato un calo del 6,4% che, in cinque anni, ha portato a 730 le persone impegnate imprenditorialmente nel settore.
Sono più che raddoppiati, invece, i cinesi che gestiscono un pubblico esercizio: dai 134 del 2009 sono passati agli attuali 319 (+138%). In crescita anche i titolari di attività di commercio al dettaglio (da 141 a 169 pari ad un +19,9%) e di servizi per la persona (parrucchieri, trattamenti estetici, centri benessere, ecc.) che sono passati da 7 a 69.
I cittadini-imprenditori albanesi (1.047 iscritti alla Camera di Commercio di Reggio Emilia a giugno 2014), tunisini (875) ed egiziani (867), che si collocano ai successivi posti della graduatoria, sono anch’essi progressivamente cresciuti di numero negli ultimi cinque anni ma, a differenza dei cinesi che con il tempo hanno diversificato l’ambito di attività economica svolta, sono rimasti presenti prevalentemente – circa l’80% del totale iscritti per ogni nazionalità – nel comparto edile. 
Rimanendo in Africa, il Marocco – al quinto posto della graduatoria – è rappresentato da 860 imprenditori le cui attività principali si suddividono fra edilizia (35,2% del totale iscritti) e commercio (31,3%).
L’attività svolta prevalentemente da pakistani e indiani – che contano rispettivamente 397 e 177 imprenditori e che si collocano sempre fra le prime dieci nazionalità presenti nel Registro Imprese – è per più del 30% rappresentata dal commercio.
SvizzeraMoldaviaArgentina, Serbia-Montenegro, TurchiaKosovo, Nigeria e Ucraina sono tutti Paesi con più di cento imprenditori iscritti alla Camera di Commercio e che negli ultimi anni hanno registrato, per la maggior parte, aumenti che vanno dal +5% per gli svizzeri al raddoppio per i cittadini negeriani.