SFORZI DI PACE: lettera di suor Chiara dal Centrafrica

Tentativi di ristabilire la pace hanno caratterizzato questo ultimo mese a Bozoum:

  • L’ ARRIVO DI UN CONTINGENTE DI 80-100 SOLDATI camerunesi della MISCA, che rimarranno qui a per assicurare un minimo di sicurezza.
  •  l’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO il 28 marzo. Cioè… Non essendoci nè il Tribunale, nè i giudici, è stato costituito un COMITATO DEI SAGGI che, 3 giorni alla settimana, giudicherà  su alcuni problemi (litigi, piccoli furti). Questo permetterà di avere un punto di riferimento per la gente, ed evitare rappresaglie e vendette.
  • MOMENTO DI PREGHIERA ECUMENICO E MARCIA PER LA PACE Sabato 29 marzo all’occasione dell’anniversario della morte del primo Presidente del Centrafrica, Barthelemy Boganda. Una personalità che ha lasciato un ricco patrimonio di idee e di valori.

Ho avuto modo di partecipare alla preghiera ecumenica nella chiesa evangelica di Bozoum Centro che ha visto riunirsi insieme cattolici e protestanti ( evangelici dei fratelli, battisti,apostolici…)un avvenimento storico , mai era successo prima. La preghiera è stata guidata da un pastore e animata con numerosi canti ben preparati dalla comunità della chiesa evangelica dei fratelli. L’atmosfera accogliente ha permesso di gettare le basi, speriamo, per successivi passi di collaborazione.

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]S[/dropcap]ul fronte di guerra a Tatale, un villaggio della nostra parrocchia, che

suor Chiara Lusetti
suor Chiara Lusetti

ospitava 650 Peuls è stato attaccato da alcuni antibalaka i quali hanno minacciato di sterminare tutti i Peul, ed hanno ucciso una donna incinta, e ferito 2 altre persone. La stessa cosa è successa in un villaggio sulla strada che porta a Bossangoa e ad un altro villaggio sulla strada che porta a Bouar. Ora l’obbiettivo degli antibalaka  è scacciare tutti i Peuls e rubare il loro bestiame (come nel vecchio Far West, con la differenza che al posto dei cavalli qui ci sono le moto).Nella capitale Bangui la situazione è ancora critica soprattutto in alcuni quartieri di periferia dove  vi sono  ancora mussulmani e Seleka accantonati.

Intanto a Roma l’arcivescovo di Bangui Nzapalainga e l’Imam Layama incontravano papa Francesco, “restate uniti”,”parlerò di voi a Obama”(che avrebbe incontrato poco dopo)così li ha incoraggiati il Papa.

Ogni giorno le persone di buona volontà continuano a lavorare per la pace  anzi direi a “battere”come fa il fabbro sul fuoco dello Spirito affinché le lance…e i fucili diventino vomeri come ci ricorda il profeta Isaia.

Buona Pasqua.

 sr.Chiara Lusetti

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