Scuole Fism: duecento bimbi per le vie di Villaminozzo

– da “La Libertà” n. 19, del 18 maggio 2013 –

Duecento bambini delle cinque Scuole dell’Infanzia Fism della Montagna si sono ritrovati la mattina di venerdì 10 maggio a Villaminozzo per l’annuale festa “Insieme”. Erano la “Mater Dei” di Castelnovo ne’ Monti, l’”Amorotti-Bazzani” di Carpineti, la “Iori e Olmi” di Villaminozzo, la “Sacro Cuore” di Casina e la “Giovanni Paolo II” di Cerredolo di Toano.

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]N[/dropcap]on erano ancora le 10 quando i bambini, con la vistosa maglietta color fucsia, al teatro “i Mantellini” hanno ricevuto i saluti del sindaco, delle autorità scolastiche locali e del dottor Luca Iemmi in rappresentanza di Mariannina Sciotti, la presidente provinciale e regionale della Fism.
Il clou della mattinata è stata la recita in cui i bimbi hanno presentato le iniziative svolte nelle singole scuole sul programma “valoriale” svolto nell’anno scolastico in via di conclusione. Erano soprattutto canti e dialoghi riecheggianti il significato cristiano dello stare “insieme”, un percorso di vita incentrato sull’imparare a vivere con gli altri e per gli altri, sul “volere il bene” delle persone che ci stanno accanto in famiglia, nel paese, nel mondo. «Non è importante se non siamo grandi / come le montagne, come le montagne! / Quello che conta è stare tutti insieme / per aiutare chi non ce la fa», diceva un orecchiabilissimo ritornello dei bimbi di Cerredolo.

scuole fism villa minozzo 2

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]A[/dropcap]lle 11.45, accompagnati dalle maestre, da numerosi genitori, dai loro parroci (in prima fila c’erano don Alberto Nava, don Bogdan Rostkowski, don Evangelista Margini, monsignor Guiscardo Mercati) e da gente del luogo, hanno poi sfilato per le vie del paese fino alla sede della locale Scuola Iori e Olmi dove, ancora insieme, hanno consumato il pasto. Un corteo di piccoli accolto dai grandi con applausi, sorrisi, incoraggiamenti.
Intensa, infatti, è stata la partecipazione della gente. Non ci sono altre occasioni perché un paese veda insieme tanti bambini di quell’età, uno spettacolo che subito attira l’attenzione per il tanto di gioioso e di inconsueto ch’esso presenta; ma che poi induce subito a ripensare passato e futuro di questa montagna, dove i bambini – speranza del domani sotto ogni aspetto, da quello sociale a quello economico – sono sempre meno.

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]E[/dropcap]d è anche per ripensare al valore sociale dell’infanzia che queste scuole paritarie Fism lavorano insieme da una decina d’anni, sfruttando l’effettiva libertà didattica garantita dalla loro autonomia per impostare progetti educativi strettamente connessi al bisogno locale, per essere sostegno al diritto-dovere primario dei genitori di farsi effettivi protagonisti dell’educazione dei figli, per formare cittadini impegnati nella ricerca del bene comune. E a chi obietta che sono cose da grandi, in Fism si è soliti rispondere che a diventare grandi si comincia proprio e soltanto da piccoli.

scuole fism villa minozzo 3

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]N[/dropcap]aturalmente, a genitori e gestori di queste scuole – ingiustamente ritenute “private” da chi pensa che “pubblico” significhi “monopolio statale” – la festa è anche un momento che ricorda le difficoltà per sopravvivere, particolarmente nei paesi più piccoli, dove le rette rappresentano una quota sempre meno significativa dei costi di gestione, dove il pareggio dei bilanci è una speranza in costante crescita, dove il personale (e non se ne può che elogiare la generosità) fronteggia impegni sempre maggiori.  È infatti significativo che dalle decine di asili delle parrocchie montane degli anni ’70 ci si sia ridotti alle sole cinque scuole attuali.  Un bene insostituibile per la montagna. Da augurarsi di non perderlo mai.

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