Don Andrea Cristalli, prete giovane per i giovani – La sua è una vocazione sbocciata in parrocchia

– da “La Libertà” n. 18, dell’11 maggio 2013 –

Ha appena compiuto 28 anni il diacono che sabato 18 maggio, alle 20.30 nella Cattedrale di Reggio Emilia, sarà ordinato sacerdote per l’imposizione delle mani del vescovo Camisasca.
Andrea Cristalli è nato a Montecchio, dove ha conseguito il diploma al liceo scientifico D’Arzo. È entrato in Seminario nel settembre 2005. La sua vocazione, come ha già raccontato a La Libertà (numero del 28 aprile 2012), è nata all’interno dell’oratorio parrocchiale.
Negli ultimi anni è stato in servizio nell’unità pastorale di Brescello, retta dal parroco don Evandro Gherardi, collaborando nella pastorale giovanile della zona di Brescello, Boretto e Gualiteri. Al mattino Andrea insegna alle scuole medie dell’Istituto delle Orsoline di Guastalla.

In vista dell’ordinazione ci ha fatto pervenire questa testimonianza.

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]S[/dropcap]i avvicina la vigilia di Pentecoste, 18 maggio, giorno in cui mi verrà conferito l’ordine del presbiterato, nella celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Massimo, in Cattedrale a Reggio.
È il frutto di un lungo cammino iniziato otto anni fa, che ha visto coinvolte varie comunità, in primis quella Montechiese, in cui è nata e maturata la mia vocazione, e in ultimo quella di Brescello-Lentigione e Sorbolo Levante, a cui va la mia immensa gratitudine per avermi accolto, ospitato, e accompagnato. In quest’ultima ho svolto l’anno del diaconato.
Una delle cose più belle di questo ministero per me è stato il proclamare il Vangelo nelle liturgie eucaristiche: credo che quello sia un momento privilegiato in cui il Signore si rivolge a noi con la sua Parola viva.
In quest’anno inoltre il Signore mi ha fatto capire qualcosa in più del servizio, dimensione fondamentale del diaconato: quando ce ne andremo da questa terra le nostre tasche resteranno piene soltanto della carità che abbiamo vissuto gli uni verso gli altri; di quell’amore che è lo stesso Signore Gesù, vivo e operante dentro di noi, in mezzo a noi e in ogni persona che ci è dato di incontrare.

don Andrea Cristalli

L’ordinazione sacerdotale sarà per me un nuovo inizio in cui mi rimetterò con fiducia nelle mani del Signore Gesù.
Rinnoverò la promessa del celibato fatta già l’anno scorso nell’ordinazione diaconale, promessa che si può capire solo se ci si apre all’orizzonte della vita eterna, che ci dà una chiave di lettura diversa sull’amore, capace di comprendere anche il celibato come una forma di amore pieno e totale.
Rinnoverò anche la promessa di obbedienza al Vescovo, pastore della Chiesa reggiano-guastallese… Anche questa promessa è paradossale, perché ci mostra che la vera libertà si nasconde nell’obbedienza. Sembra un controsenso e forse ci vuole una vita intera per svelarne il mistero, per ora riconosco che questa virtù è una buona palestra per diventare umili.
Per me è motivo di grande gioia diventare strumento dell’amore di Dio, rendendomi disponibile affinché Egli possa essere presente nell’Eucarestia e nel perdono dato a chi desidera riconciliarsi con Lui.
Vorrei fare della preghiera il pilastro della mia vita, del mio ministero, perché ogni parola e ogni gesto siano fatti nella comunione col Signore, sorretti e ispirati dalla sua grazia.
Le frasi bibliche scelte per questa ordinazione, con le quali esprimo la mia preghiera a Dio, sono: “Non temere” (Lc 5,10) e “È Dio infatti che suscita in voi il volere e l’operare secondo il suo disegno d’amore” (Fil 2,13). Con esse desidero esprimere l’affidarmi a Dio, che spero diventi sempre più totalizzante.
Ogni battezzato è inserito in un disegno di bene che Dio ha sull’umanità; ogni non battezzato è atteso e desiderato da Lui; camminiamo insieme nella volontà del Signore, sostenendoci ed aiutandoci reciprocamente.

Andrea Cristalli

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