“La Chiesa non ha responsabilità di governo nella società civile, ma collabora efficacemente alla sua vita attraverso la rigenerazione della persona umana nella fede, nella speranza, nella carità”

Le parole del Vescovo di Reggio Emilia – Guastalla, Mons. Massimo Camisasca, dopo il Saluto rivoltogli dal Sindaco della Città di Reggio e dalla Presidente della Provincia nella piazza antistante la Cattedrale:

 

Carissimo signor Sindaco,

Carissima Signora, Presidente della Provincia,

vi ringrazio di cuore per le parole di augurio che così gentilmente avete voluto rivolgermi nel momento in cui entro nella nostra Diocesi e prendo canonicamente possesso di questa Chiesa. Divento così parte di questo popolo e, in certo senso, nuovo cittadino di questa città, la città del tricolore.

La Cattedrale e il Palazzo del Comune aprono le loro facciate su un’unica piazza. È la traduzione urbanistica, tipica delle nostre terre e in generale di tante parti d’Italia, di un principio di distinzione e collaborazione che è una delle conquiste che l’Italia medievale e comunale ha regalato al mondo. Un’espressione visiva del principio che Gesù ha portato nella civiltà: Date a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio (Mc 12,17; Lc 20,25). Un principio che i popoli oppressi dagli Imperi andavano cercando. In quelle parole c’è la negazione della teocrazia, che pretende di anticipare a questo tempo la definitiva manifestazione del Regno di Dio e impone le forme del culto, identificando comunità civile e religiosa. Ma anche la condanna di una fede ridotta a credenza privata, interiore, nascosta, senza la tensione ad esprimersi in ogni campo dell’umano.

L'incontro tra mons. Camisasca e il Prefetto Antonella De Miro.
L’incontro tra mons. Camisasca e il Prefetto Antonella De Miro.

Date a Dio ciò che è di Dio: se Dio è cancellato dalla vita dell’uomo e della società, siamo tutti perduti.

La storia, nel tempo, si è incaricata di far emergere l’Illuminismo racchiuso in quell’espressione di Gesù. Sì alla laicità dello Stato, che difende il diritto di ogni coscienza, no all’indifferenza delle leggi di fronte ai beni sacri della vita umana.

La nostra è stata la terra in cui una donna, all’inizio del secondo millennio cristiano, ha lottato per la libertà della Chiesa dal potere imperiale. Matilde di Canossa è rimasta nei secoli il simbolo di questo desiderio di libertà della comunità cristiana.

La libertà permette e favorisce il dialogo fra gli uomini. Nella nostra regione si sono aperte strade di collaborazione tra Chiesa e Istituzioni civili. Espressione di ciò sono le tante strutture educative e caritative messe a disposizione dei cittadini. Il desiderio di contribuire al bene della società civile sì è reso visibile anche a livello culturale, nella riflessione promossa dalla nostra Chiesa sul bene comune che è stato al centro di importanti convegni.

La Chiesa non ha responsabilità di governo nella società civile, ma collabora efficacemente alla sua vita attraverso la rigenerazione della persona umana nella fede, nella speranza, nella carità. Il cristiano rimane un peccatore, ma porta dentro di sé la tensione al cambiamento del proprio cuore e perciò dei rapporti con i propri fratelli, uomini e donne. È questo il contributo più importante che può dare la Chiesa allo Stato. La continua generazione di un’umanità nuova costituisce, infatti, una linfa vitale che va ad irrorare i tessuti più nascosti della società civile.

Mons. Camisasca ascolta il Saluto della Presidente della Provincia, Sonia Masini.
Mons. Camisasca ascolta il Saluto della Presidente della Provincia, Sonia Masini.

Egregio Signor Sindaco e cara Presidente della Provincia, offro tutta la mia collaborazione alle Istituzioni civili, politiche e amministrative della nostra città e della nostra regione. Camminiamo assieme. A nome della Chiesa di Reggio Emilia-Guastalla, vi dico: nella fedeltà al Signore, nell’amore senza compromessi alla verità, vogliamo essere i collaboratori della vostra gioia (2Cor 1,24).

 

+ Massimo Camisasca

Reggio Emilia, domenica 16 dicembre 2012, in risposta al Saluto del Sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, e della Presidente della Provincia, Sonia Masini

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