Su Vangelo e finanza, quello di Caprioli un magistero aperto e coraggioso

– da “La Libertà” n. 40 del 17 novembre 2012 –

Lungo i percorsi dell’episcopato di Mons. Caprioli.

Una giovane imprenditrice reggiana, Maria Cristina Gherpelli, ripercorre le tappe della sua collaborazione col Vescovo Adriano sui temi sociali ed economici.

 

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]È[/dropcap] bello per me poter ricordare qualche tratto del cammino del Vescovo Adriano fra noi.

Il primo ricordo risale a settembre 2006, quando monsignor Caprioli tenne a Battesimo il neo costituito Gruppo Giovani dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti). è stato un incontro indimenticabile, di confronto e di condivisione sui valori del fare impresa e dell’essere professionisti illuminati dalla fede. Si sentiva da parte di tutti l’emozione per un momento speciale, che ha aperto la strada a nuove occasioni, come gli incontri di preghiera in preparazione al Santo Natale con il ritrovo alla Mensa del Vescovo.

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]P[/dropcap]oi, a ottobre 2007, fui invitata alla   45ma Settimana Sociale dei Cattolici, su “Il Bene Comune oggi: un impegno che viene da lontano”. La mia partecipazione era legata alla sessione “Il Bene Comune nell’era della globalizzazione”. è stata una straordinaria esperienza, per la ricchezza di contenuti e le sollecitazioni sul proprio essere cristiani e su quanto della nostra fede riusciamo a trasmettere come segno tangibile nella nostra vita quotidiana.

Nell’omelia di San Prospero, il 24 novembre 2007, su “Vangelo, Lavoro e Responsabilità”, il Vescovo ha toccato anche il tema spinoso della precarietà e della flessibilità. Non sono temi semplici né usuali per le Chiese locali; aggiungerei che, purtroppo, sono temi in gran parte sconosciuti a livello parrocchiale.

L’anno dopo – il 2008, l’anno di inizio della grave crisi mondiale – il Vescovo Adriano ha scelto di addentrarsi ancor più in profondità nei temi economico-finanziari, in ragione dell’impatto che la crisi stava avendo sulla vita delle persone e delle famiglie. L’omelia di San Prospero 2008, su“Vangelo e Denaro”, richiamava l’attenzione sugli squilibri in atto, con un forte monito: “Non è l’uomo per la finanza, ma la finanza per l’uomo!”.

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]M[/dropcap]i piace sottolineare il percorso di elaborazione di queste due omelie: il luogo di incubazione è statala Commissione per l’impegno politico e sociale (all’interno dell’Ufficio diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro), un altro dei doni che ho ricevuto. Il Vescovo, su temi specifici, si mostra aperto al confronto, è attento ed interessato all’ascolto dei suoi “collaboratori tecnici” e li sollecita, sulla base delle linee da lui tracciate, ad esporre considerazioni e a proporre contributi da arricchire con i contenuti del Vangelo. Ricordo con vera sorpresa ed ammirazione questo metodo del Vescovo Adriano che, dall’alto della sua cultura e profondità di riflessioni, con grande umiltà si accosta ad argomenti a lui non familiari.

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]U[/dropcap]n pensiero particolare agli straordinari progetti di restauro della Cattedrale e del successivo adeguamento liturgico. Opere per le quali non saremo mai abbastanza riconoscenti. Non serve ricordare quanto fosse poco ospitale la nostra Cattedrale prima di questi interventi e come sia divenuta oggi la casa dei fedeli di tuttala Diocesi. Enon solo dei fedeli, come hanno dimostrato i “Dialoghi in Cattedrale”, eventi che hanno catalizzato l’attenzione e il confronto fra persone di diverso orientamento culturale. Come è stato con i temi delle sue omelie, dei Forum di Santa Lucia e dei Seminari di approfondimento di questi anni, il nostro Vescovo non ha preso delle scorciatoie ma si è esposto con coraggio e senso di responsabilità sostenendo le scelte che ha ritenuto opportune.

Mons. Caprioli prende la parola nel corso di una serata organizzata in occasione dell’apertura dell’anno sociale dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti); dal tavolo propone una riflessione ai partecipanti, presente anche il suo Ausiliare Mons. Ghizzoni.

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]L'[/dropcap]ultimo ricordo riguarda l’apertura dell’anno Ucid 2012-2013 (19 ottobre 2012), nella quale il Vescovo ha presentato la sua ultima opera editoriale, “Il Bene Comune come visione di società”.

Il primo dei quattro volumi è stato dedicato a monsignor Gianni Gariselli, assistente spirituale dell’Ucid, a un anno dalla scomparsa. Ero presente quando la salma di don Gianni fu portata nella cappella della camera ardente. Avevo conosciuto la cordialità e il sorriso affettuoso del Vescovo Adriano; in quella circostanza, mentre era raccolto in preghiera, ho visto la sua sofferenza composta e la commozione per la perdita di un caro amico.

Per tutto questo gli sono riconoscente e nutro la speranza di poterlo incontrare di nuovo, lungo le strade che il Signore avrà scelto per lui.

Maria Cristina Gherpelli

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